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Catania, in scena il musical de “La Divina Commedia” [FOTO] – Liveunict | Magazine sull'Università di Catania





Tutto pronto per l’avventura siciliana de “La Divina Commedia Opera Musical”. Domani e sabato al PalaCatania di Catania sono previste quattro repliche: alle 10 matinée per le scuole e alle 21 spettacoli aperti a tutti
Con il montaggio del maxi-palco è partita l’avventura siciliana de “La Divina Commedia Opera Musical” che sarà di scena al PalaCatania di Catania domani (21 febbraio) e sabato (22 febbraio). Sono previste quattro repliche: alle ore 10 i matinée dedicati alle scuole e alle ore 21 gli spettacoli aperti a tutti.
Prodotta da MIC Musical International Company ed organizzata in Sicilia da Giuseppe Rapisarda Management, l’opera vanta un team creativo d’eccezione e una troupe di oltre 50 professionisti che porta in tour una produzione innovativa e ambiziosa: un cast di voci eccezionali con un corpo di ballo acrobatico dà infatti vita ai personaggi più emblematici del poema dantesco, che si muovono su suggestive musiche avvolti da proiezioni video di ultima generazione.
Divina Commedia Opera Musical aspira ad essere il più grande spettacolo didattico realizzato in Sicilia. Nei matinée dedicati alle scuole saranno presenti al PalaCatania 50 Istituti scolastici, più di 5000 presenze di cui 398 insegnanti provenienti da Campobello di Licata, San Cataldo, Priolo, Paternò, Messina, Giardini Naxos, Caltanissetta, Trecastagni, Acicastello, Gela, Siracusa, Catania, Motta S. Anastasia, Vizzini, Grammichele, Bronte, Acireale, Giarre, Mascalucia, Partanna, Pozzallo, Mineo, Randazzo, Mazzarino, Assoro, Favara, Augusta, Belpasso, Caltagirone, Troina, Caltanissetta e Mazzarone.
Ne La Divina Commedia Opera Musical, Dante è in viaggio, su binari distinti e paralleli: da una parte cammina verso e dentro se stesso alla ricerca nostalgica del proprio esistere, dall’altra naviga tra le rovine della dannazione, le storture e le brutture del proprio limite, condotto tra vizi e ossessioni, perversioni e peccati.
Lo spettacolo utilizza diversi linguaggi espressivi e asseconda l’inesauribile fantasia
di Dante. Il Dante Viaggiatore in scena diventa la proiezione fisica della voce di se stesso, che nella magistrale interpretazione di Giancarlo Giannini (esclusiva voce narrante dello spettacolo), rappresenta la maturità di un Dante che si ricorda con tenerezza, quando a metà della propria esistenza, spinto da una forte depressione, trova nella scrittura una salvezza creativa e fertile. Lo smarrimento nella selva diventa evocazione di una memoria: pretesto fortunato e ispirazione per il capolavoro che viene “sfogliato” in scena, come un libro animato, attraverso la magia teatrale.
Dante si muove in molteplici ambienti scenici, nei quali passa da coltri infuocate e sulfuree della Città di Dite a tempeste desolate e violente che colpiscono Francesca; da mari tempestosi e mortali, come quello di Ulisse a foreste pietrificate e mortifere, o a laghi ghiacciati, nei quali si trovano Pier delle Vigne prima ed Ugolino poi. Il viaggio non ha mai fine e il maestro Virgilio accompagna il poeta di Firenze, proteggendolo, incoraggiandolo, esortandolo nei momenti di maggior difficoltà.
Gli ambienti che si susseguono si fanno sempre più tranquilli: boschi dai colori autunnali, come quelli di Pia dei Tolomei, o fiabeschi, come il giardino di Matelda. Infine, luminosi e celestiali, come quelli che attendono Dante in occasione dell’incontro con Beatrice.
La fantasia dantesca asseconda le suggestioni e la visione registica di Andrea Ortis.
Le emozionanti musiche orchestrali di Marco Frisina sorreggono i testi suggestivi di Gianmario Pagano e Andrea Ortis.
Il tutto si svolge su un palco modulare automatico con sollevamento di piani e con
la presenza di elementi scenici costruiti su disegno di Lara Carissimi, con la presenza
di proiezioni di ultima generazione animate in 3D. Non mancano coreografie acrobatiche dirette da Massimiliano Volpini e un suggestivo allestimento luci su disegno di Valerio Tiberi.
 
Articoli scritti dalla Redazione.
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E la Divina Commedia divenne opera – Alleanza Cattolica

Alleanza Cattolica
Cristianità
– Autore:
di Daniele Fazio
Le cantiche della Divina commedia di Dante Alighieri (1265-1321) hanno preso vita, diventando un musical lanciato nella stagione teatrale 2007-2008 e ancora in tour, soprattutto nella Penisola italiana. Con musiche di mons. Marco Frisina, compositore, e la regia di Andrea Ortis, il viaggio dantesco nei luoghi ultraterreni dello spirito viene rivissuto nei momenti salienti attraverso la recitazione, il canto, le musiche, le danze, le imponenti scenografie virtuali e non. La prima de La Divina Commedia Opera Musical. L’uomo che cerca l’Amore (questo il titolo integrale) è stata data a Roma nel novembre 2007 in una tensostruttura, creata ad hoc, che allora accolse 2500 spettatori. Sono seguiti gli spettacoli di Milano e di Reggio Calabria, in un crescendo di successi, fino a totalizzare 450mila spettatori in una stagione. La potenza di questo grande sforzo artistico può del resto essere apprezzato attraverso l’ascolto integrale di tutte le parti rese disponibili su YouTube.
L’opera è divisa in due atti: il primo prevede un prologo e la trattazione di alcuni canti dell’Inferno, e il secondo è dedicato a Purgatorio e Paradiso.
Si susseguono, assieme a Dante, Beatrice e Virgilio, i personaggi più conosciuti del componimento, protagonisti di canti a loro dedicati, fatti rivivere in maniera dinamica. Quanto all’Inferno, tra gli episodi più rappresentativi vi sono l’incontro iniziale con le tre fiere, l’apparizione di Virgilio, la raffigurazione de “La Città dolente”, il dialogo con Caronte, l’addio di Francesca da Rimini, la Città di Dite, le Furie, la foresta dei suicidi con Pier delle Vigne, Malebranche, il Conte Ugolino, Ulisse e infine Lucifero e il passaggio alle altre due cantiche.
Quanto al secondo atto, che racchiude Purgatorio e Paradiso, sono rappresentati ulteriori episodi suggestivi: la spiaggia del Purgatorio con il canto In exitu Israel, il «Ricordati di me» di Pia de’ Tolomei, l’incontro con Manfredi, il “fuoco” dei poeti, l’addio di Virgilio, l’aria di Matelda, la processione del grifone, l’apparizione di Beatrice, la salita al Paradiso e la preghiera alla Vergine.
Ci si avvede subito che le musiche impiegate nella parte relativa all’Inferno seguono prevalentemente il genere rock che esprime la drammaticità e anche la disperazione di una vita vissuta all’insegna di un amore non diretto a Dio. Mentre nelle altre due parti si susseguono musiche che ricompongono, dopo la disgregazione totale dell’acme infernale, l’armonia – grazie all’impiego del canto gregoriano e di arie di musica lirico-sinfonica – che tende sempre di più a voler esprimere, per quanto è possibile all’uomo, l’Ineffabile, Dio stesso. Così come dall’oscurità scenica del primo atto si passa, soprattutto al culmine del Paradiso, a una esplosione di luce.
Seguendone le vicende si sente l’appello – grazie alla forza dell’arte – alla conversione, che è un passaggio responsabile dall’amore verso gli oggetti caduchi al vero amore che è Dio. Solo così si può uscire dallo smarrimento della vita ed incontrare l’«Amor che move il sole e le altre stelle» (Paradiso, XXXIII, 145).
Sabato, 18 aprile 2020
Archiviato in:Musica, Via Pulchritudinis
Daniele Fazio è nato a Sant’Agata di Militello (Messina) nel 1983. Dopo gli studi classici, ha conseguito la laurea di primo livello in filosofia con una tesi su “Verità e Persona nel pensiero filosofico di Karol Wojtyla”. Ha poi conseguito la laurea specialistica in Filosofia contemporanea con una tesi su “Ontologia ed etica della Persona. Prospettive contemporanee”. Entrambe le tesi sono state discusse presso l’Ateneo di Messina con la professoressa Paola Ricci Sindoni, ordinario di Filosofia morale. Dal 2009 al 2012 è stato borsista del Centro Universitario Cattolico, con progetto Robert Spaemann: cristianesimo e filosofia nella modernità. Dottore di ricerca in Metodologie della Filosofia (2015) ha curato una ricerca sul pensiero di Étienne Gilson. E’ cultore della materia presso la Cattedra di Filosofia morale del Dipartimento Civiltà Antiche e Moderne di Messina, con cui regolarmente collabora sin dal 2009. Ha frequentato i corsi del Tirocinio Formativo Attivo per l’abilitazione all’insegnamento negli Istituti di Istruzione Secondaria per la classe ex A037 – Filosofia e Storia.
Militante di Alleanza Cattolica, tra le sue pubblicazioni, oltre agli articoli su riviste scientifiche, sono da rilevare la monografia Étienne Gilson. Metafisica dell’actus essendi e modernità, ed. Orthotes, Napoli 2018 e il saggio Eric Voegelin, un maitre à penser del Novecento in E. Voegelin, Politica, storia e filosofia, a cura di Oscar Sanguinetti, D’Ettoris Editori, Crotone 2018.
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“La Divina Commedia musical” emozioni, meraviglia e record di spettatori – wesud


E’ stato un autentico trionfo quello registrato dal musical evento “La Divina Commedia” di Marco Frisina con la regia di Andrea Ortis, prodotto dalla Mic e organizzato al Teatro Politeama di Catanzaro da Ruggero Pegna per “Fatti di Musica 2020”, il suo festival del live d’autore giunto alla trentaquattresima edizione.
“Oltre quattromila spettatori in tre giorni,con duemila studenti e cinque sold out tra matinèe e serali, è un vero record per un teatro calabrese! Ed avremmo potuto continuare ancora per qualche giorno, visto il passaparola dello stesso pubblico, letteralmente stregato dalla bellezza di questo spettacolo, tra i più spettacolari di sempre! Ci abbiamo creduto ed è successo!”, afferma Pegna, vera macchina di grandi eventi, visibilmente soddisfatto. Un successo che ha premiato lo sforzo e il coraggio di proporre in un teatro calabrese un allestimento faraonico, normalmente portato nei maggiori palasport italiani. Dopo il successo al Palacalafiore di Reggio di due anni fa, anche Catanzaro è stata incantata dalla magia di questo spettacolo davvero eccezionale, concepito in modo magistrale sulla base dell’Opera dantesca.
La maestosa Opera Musical di Marco Frisina, infatti, ha emozionato e stupito con il suo imponente allestimento, l’abile regia di Andrea Ortis, l’accattivante voce narrante di Giancarlo Giannini, la sceneggiatura di Gianmario Pagano, le scenografie fantastiche di Lara Carissimi e le coreografie di Massimiliano Volpini. L’impatto scenografico ha incantato grazie anche alla perfetta fusione di effetti speciali, luci, immagini, suoni, firmati da Valerio Tiberi, lighting designer, Emanuele Carlucci, sound engineer, Roberto Fazio e Virginio Levrio, visual designer.
Lo spettacolare viaggio sul sentiero che attraversa i fantastici regni dell’ Inferno, del Purgatorio e del Paradiso, ha avvinto il pubblico stipato in ogni ordine di posti con spettacolari proiezioni 3D, un suggestivo impianto scenografico, 70 scenari mozzafiato e oltre 200 stupendi costumi di scena. Ben 50 tecnici, oltre ad altrettanti operai specializzati, hanno assicurato il perfetto funzionamento e sincronismo di tutta la complessa e mastodontica macchina scenotecnica.
Bravissimi tutti gli attori, cantanti, ballerini e acrobati del grande cast, a cominciare da Antonello Angiolillo, superbo Dante e dal regista Andrea Ortis, affascinante e magnetico Virgilio. Con loro, in circa due ore e trenta di spettacolo, le bravissime e belle Myriam Somma nei panni di Beatrice e Noemi Smorra in quelli di Francesca e Matelda. Ed ancora, Angelo Minoli (Ulisse, Guido Guinizzelli), Federica Basile (Pia dei Tolomei, La donna), Antonio Melissa (Ugolino, Catone), Antonio Sorrentino (Caronte, Pier delle Vigne). Superlativo anche il corpo di ballo acrobatico, guidato dal capoballetto Mariacaterina Mambretti e composto da Marina Barbone, Danilo Calabrese, Fabio Cilento, Rebecca Errori, Raffaele Iorio, Luca Ronci, Federica Montemurro, Giovanna Pagone, Giuseppe Pera, Raffaele Rizzo, Michela Tiero, Alessandro Trazzera, Alessio Urzetta. A completare il cast, i musicisti live Marco Molino, Giulio Costanzo, Roberto Di Marzo. Per tutti, al termine di ogni spettacolo, standing ovation e almeno dieci minuti di applausi di un pubblico che, incredibilmente incantato, non voleva abbandonare il teatro.
Una sottolineatura speciale meritano gli spettacolari ambienti scenici costruiti dal team artistico, nei quali si è passati da coltri infuocate e sulfuree della Città di Dite a tempeste desolate e violente che colpiscono Francesca; da mari tempestosi e mortali, come quello di Ulisse a foreste pietrificate e mortifere, o a laghi ghiacciati, nei quali si trovano Pier delle Vigne prima ed Ugolino poi. Nel lungo viaggio, il maestro Virgilio accompagna il poeta di Firenze proteggendolo, incoraggiandolo, esortandolo nei momenti di maggior difficoltà, emozionando gli spettatori incollati alle poltrone. Gli ambienti che si susseguono si fanno sempre più coinvolgenti: boschi dai colori autunnali, come quelli di Pia dei Tolomei, o fiabeschi, come il giardino di Matelda. Infine, luminosi e celestiali, quelli che attendono Dante nell’incontro con Beatrice. La fantasia di Dante è ben resa dalle suggestioni e dalla visione registica di Andrea Ortis. Le emozionanti musiche orchestrali di Marco Frisina sorreggono i testi suggestivi di Gianmario Pagano e dello stesso Ortis. Il tutto si è svolto su un palco modulare automatico con sollevamento di piani e con la presenza di elementi scenici in movimento, incastonati tra loro in un sincronismo perfetto.
Si è chiusa così, in modo entusiasmante, la prima parte di “Fatti di Musica”, con quattro eventi indimenticabili e da incorniciare, dal concerto di apertura dei Negrita, che hanno festeggiato a Rende i loro 25 anni di musica, al live pirotecnico della popstar mondiale Mika al Palacalafiore di Reggio, da “We will rock you” il musical cult dei Queen al Rendano di Cosenza, alla memorabile La Divina Commedia.
”Quattro eventi bellissimi – sottolinea Ruggero Pegna – che hanno confermato l’eccezionale qualità di una linea artistica che ha sempre assicurato ai calabresi alcuni degli eventi nazionali e internazionali più belli e originali, alcuni già irripetibili! Ringrazio le produzioni, i miei tecnici, tutti coloro che collaborano e il pubblico, grazie al quale è possibile che questo grande e difficile progetto di live imponenti, e talvolta proibitivi per la Calabria, possa proseguire nella sua stupenda ed emozionante avventura!”.


Si avvia alla conclusione “Fatti di Musica 2018”, la trentaduesima edizione del Festival del Live…
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n. 1 del 17/02/2016
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Reggio Calabria: lunedì inizia l’allestimento per l’opera musical la “Divina Commedia” al Palacalafiore – StrettoWeb

Si chiuderà con “La Divina Commedia” Opera Musical di Marco Frisina e Flashdance il Musical, tratto dal celeberrimo film della Paramount Pictures, la trentaduesima edizione di “Fatti di Musica”, il Festival del Live d’Autore ideato e diretto da Ruggero Pegna, che ogni anno presenta in Calabria alcuni dei concerti e spettacoli musicali più attesi della stagione, premiandoli in varie sezioni con il Riccio d’Argento del celebre orafo crotonese Gerardo Sacco. Imponente l’allestimento per la straordinaria Opera Musical La Divina Commedia che, dopo dieci anni, torna al Palacalafiore di Reggio venerdì 30 novembre e sabato 1 dicembre, per l’unica tappa per Calabria e Sicilia del nuovo tour, con spettacoli mattutini alle ore 10.15 per le Scuole e serali alle ore 21.00. Sono circa ottomila gli studenti di Istituti scolastici di tutta la Calabria che parteciperanno ai matinée. L’emozionante spettacolo musicale basato sulla Divina Commedia di Dante tornerà con il suo imponente allestimento, la regia di Andrea Ortis e la voce narrante di Giancarlo Giannini. La sceneggiatura è firmata da Gianmario Pagano, le scenografie sono di Lara Carissimi, le coreografie di Massimiliano Volpini, lighting designer Valerio Tiberi, sound engineer Emanuele Carlucci, visual designer Roberto Fazio e Virginio Levrio. Grande il cast, con Antonello Angiolillo (Dante), Andrea Ortis (Virgilio), Myriam Somma (Beatrice), Manuela Zanier (Francesca, Matelda), Angelo Minoli (Ulisse, Guido Guinizzelli), Francesco Iaia (Caronte, Ugolino, Cesare, San Bernardo), Mariacarmen Iafigliola (Pia dei Tolomei, la Donna), Brian Boccuni (Catone, l’Uomo, San Tommaso), Daniele Venturini (Pier delle Vigne, Amaut Daniel), Noemi Borsi (Maria). Numeroso anche il corpo di ballo acrobatico, composto da Mariacaterina Mambretti, Danilo Calabrese, Raffaele Iorio, Alessandro Trazzera, Mirko Aiello, Marina Barbone, Michela Tiero, Federica Montemurro, Raffaele Rizzo, Giovanna Pagone, Elisabetta Dugatto, Carla Del Giudice, Jacopo Busnelli. Lo spettacolare viaggio sul sentiero che attraversa i fantastici regni dell’ Inferno, del Purgatorio e del Paradiso, si ripresenta al pubblico con il coraggioso restyling di Ortis, le straordinarie musiche di Marco Frisina e un allestimento eccezionale, che si avvale di proiezioni in 3D e di un suggestivo impianto scenografico, con ben 50 scenari mozzafiato e oltre 200 costumi. Per gli spettacoli mattutini delle ore 10.15, riservati alle scuole, tutto esaurito il 30, rimangono posti solo per la replica di sabato 1 dicembre (€ 14,50 a studente, oltre alla gratuità per un docente ogni 15 studenti). I biglietti per i serali sono regolarmente in vendita in tutti i punti Ticketone (Reggio. B’art, a fianco Teatro Cilea). Per tutte le informazioni su scuole e sconti gruppi tel. 0968441888. Dopo “La Divina Commedia”, che sarà premiata come “Migliore Produzione di Opera Musicale Moderna” dell’anno, arriverà “Flashdance il Musical”. Tre le repliche in Calabria: 1 dicembre Teatro Rendano di Cosenza, 4 dicembre Teatro Politeama di Catanzaro, 8 dicembre Teatro Cilea di Reggio. Tutti gli spettacoli inizieranno alle ore 21.00. Il musical è tratto dalla memorabile pellicola del 1983 diretta da Adrian Lyne, con la sceneggiatura di Tom Hedley e Joe Eszterhaz. A interpretare Alex e Nick saranno Valeria Belleudi e Lorenzo Tognocchi di Amici. La regia è di Chiara Noschese, coreografie, musica e canzoni di Robert Cary e Robbie Roth. Completano il cast: Elisa Lombardi (Gloria), Ilaria De Rosa (Kiki), Rossella Contu (Tess), Marco Stabile (Jimmy), Roberto Vandelli (Harry), Michael Altieri (C.C.), Altea Russo (Hannah), Lorena Crepaldi (Louse/mrs Wilde). Ed ancora l’ensemble, con Giorgia Cino, Alessandra Gregori, Veronica Lepri, Renato Tognocchi, Giovanni Abbracciavento, Gianluca Briganti. Infine, il gruppo swing: Giorgia Arena (Female), Angelo di Figlia (Male/Dance Captain). Non mancheranno le hit più famose in lingua inglese, What a feeling, Maniac, Gloria, Man Hunt, I love Rock’n Roll. Proiezioni e luci faranno da cornice ad una grande storia d’amore, di amicizia e di riscatto personale, la storia di un sogno e del coraggio di poterlo realizzare. La Divina Commedia e Flashdance, due splendidi spettacoli musicali con in comune grandi temi universali senza tempo. La prevendita dei biglietti è regolarmente in corso in tutti i punti Ticketone e online ai siti www.ticketone.it e www.ruggeropegna.it. L’edizione 2018 del Festival “Fatti di Musica”, media partner Radio Juke Box, unico festival regionale di grandi eventi nazionali e internazionali, è realizzata in collaborazione con l’ Assessorato alla Cultura della Regione Calabria, nell’ambito dei Grandi Festival Internazionali Storicizzati e, per alcune sezioni, con il Festival “Alziamo il sipario” dell’ Assessorato alla Cultura del Comune di Reggio Calabria. Come ogni anno, non sono mancate le interazioni con altri prestigiosi festival storicizzati e Comuni di tutta la Calabria.
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Grande attesa a Catanzaro per Il colossal “La Divina Commedia” opera musical al teatro Politeama – InfoOggi

CATANZARO 26 NOVEMBRE – Grande attesa in Calabria per “La Divina Commedia” Opera Musical, il colossal di Marco Frisina che, dopo il trionfo dello scorso anno al Palacalafiore di Reggio, tornerà per l’unica tappa in Calabria dal 14 al 17 febbraio 2020  al Teatro Politeama di Catanzaro, organizzata da Ruggero Pegna per il suo Festival Fatti di Musica, giunto alla trentaquattresima edizione. Previsti spettacoli mattutini alle ore 10.00 esclusivamente per le Scuole e spettacoli serali per tutti alle ore 21.00.
L’ emozionante spettacolo musicale basato sulla Divina Commedia di Dante tornerà con il suo imponente allestimento, la regia di Andrea Ortis e la voce narrante di Giancarlo Giannini.
La sceneggiatura è firmata da Gianmario Pagano, le scenografie sono di Lara Carissimi, le coreografie di Massimiliano Volpini, lighting designer Valerio Tiberi, sound engineer Emanuele Carlucci, visual designer Roberto Fazio e Virginio Levrio. 
Grande il cast, con Antonello Angiolillo (Dante), Andrea Ortis (Virgilio), Myriam Somma (Beatrice), Noemi Smorra (Francesca, Matelda), Angelo Minoli (Ulisse, Guido Guinizzelli). Ed ancora  Federica Basile, Antonio Melissa e Antonio Sorrentino, che si alterneranno nei vari ruoli dei protagonisti dell’opera.  
Numeroso anche il corpo di ballo acrobatico, composto da Marina Barbone, Danilo Calabrese, Fabio Cilento, Rebecca Errori, Raffaele Iorio, Luca Ronci, Federica Montemurro, Giovanna Pagone, Giuseppe Pera, Raffaele Rizzo, Michela Tiero, Alessandro Trazzera, Alessio Urzetta. Alle percussioni live ci sono Marco Molino, Giulio Costanzo, Roberto Di Marzo.
Lo spettacolare viaggio sul sentiero che attraversa i fantastici regni dell’ Inferno, del Purgatorio e del Paradiso, si ripresenta al pubblico con il coraggioso restyling di Ortis, le straordinarie musiche di Marco Frisina e un allestimento eccezionale, che si avvale di proiezioni in 3D e di un suggestivo impianto scenografico, con ben 50 tecnici, 70 scenari mozzafiato e oltre 200 costumi di scena.
Per gli spettacoli mattutini delle ore 10.00, riservati alle scuole è necessario rivolgersi agli uffici della Show Net s.r.l. di Ruggero Pegna: tel. 0968441888 oppure agli indirizzi email info@ruggeropegna.it, segreteria@ruggeropegna.it  (prezzo ridotto del biglietto: € 15.00 a studente, oltre alla gratuità per un docente ogni 15 studenti). I biglietti per i serali, invece, sono regolarmente  in vendita in tutti i punti Ticketone (Catanzaro: Bar Mignon, corso Mazzini; Lamezia T.: Uffici Pegna, corso Nicotera n. 237).
Ne La Divina Commedia Opera Musical, Dante è in viaggio, su binari distinti e paralleli: da una parte cammina verso e dentro se stesso alla ricerca nostalgica del proprio esistere, dall’altra naviga tra le rovine della dannazione, le storture e le brutture del proprio limite, condotto tra vizi e ossessioni, perversioni e peccati. Lo spettacolo utilizza diversi linguaggi espressivi e asseconda l’inesauribile fantasia di Dante. Il Dante Viaggiatore in scena diventa la proiezione fisica della voce di se stesso, che nella magistrale interpretazione di Giancarlo Giannini (esclusiva voce narrante dello spettacolo), rappresenta la maturità di un Dante che si ricorda con tenerezza, quando a metà della propria esistenza, spinto da una forte depressione, trova nella scrittura una salvezza creativa e fertile. Lo smarrimento nella selva diventa evocazione di una memoria: pretesto fortunato e ispirazione per il capolavoro che viene “sfogliato” in scena, come un libro
animato, attraverso la magia teatrale. Dante si muove in molteplici ambienti scenici, nei quali passa da coltri infuocate e sulfuree della Città di Dite a tempeste desolate e violente che colpiscono Francesca; da mari
tempestosi e mortali, come quello di Ulisse a foreste pietrificate e mortifere, o a laghi ghiacciati, nei quali si trovano Pier delle Vigne prima ed Ugolino poi. Il viaggio non ha mai fine e il maestro Virgilio accompagna il poeta di Firenze, proteggendolo, incoraggiandolo, esortandolo nei momenti di maggior difficoltà.
Gli ambienti che si susseguono si fanno sempre più tranquilli: boschi dai colori autunnali, come quelli di Pia dei Tolomei, o fiabeschi, come il giardino di Matelda. Infine, luminosi e celestiali, come quelli che attendono Dante in occasione dell’incontro con Beatrice. La fantasia dantesca asseconda le suggestioni e la visione registica di Andrea Ortis. Le emozionanti musiche orchestrali di Marco Frisina sorreggono i testi suggestivi di Gianmario Pagano e Andrea Ortis. Il tutto si svolge su un palco modulare automatico con sollevamento di piani e con la presenza di elementi scenici costruiti su disegno di Lara Carissimi, con la presenza di proiezioni di ultima generazione animate in 3D. Non mancano coreografie acrobatiche dirette da Massimiliano Volpini e un suggestivo allestimento luci su disegno di Valerio Tiberi.
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Uno spettacolo nello spettacolo, la “Divina Commedia” incanta il Politeama – CatanzaroInforma

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Alla fine della recita dell’opera musical “La divina commedia”, gli spettatori non volevano andare via
E’ successa una cosa rara ieri sera al Teatro Politeama: alla fine della recita dell’opera musical “La divina commedia”, gli spettatori non volevano andare via. Una volta salutato il cast con un doveroso lunghissimo applauso finale, capito che dietro il sipario gli attori erano ancora là, il pubblico ha aspettato che facessero nuovamente capolino in platea per stringerli in un nuovo abbraccio sincero con un ulteriore battimani conclusivo, ancora emozionato. Uno spettacolo nello spettacolo, per un parterre, quello catanzarese, che generalmente si è distinto per la fretta a lasciare il teatro a fine serata, indifferentemente dal gradimento dell’opera appena vista.
Questa volta è stato diverso. Fuori cartellone, proposta con la rassegna “Fatti di musica” di Ruggero Pegna, la versione del musical andata in scena ieri sera – e in replica anche questa sera e domani in pomeridiana -, lascia a bocca aperta fin dal primo istante. Lontana anni luce da quella proposta, sempre al Politeama esattamente dieci anni fa – era una riduzione teatrale della primissima versione -, questa “nuova” Divina commedia affonda a piene mani nella magia del teatro, restituendo all’opera dell’Alighieri quella magnificenza e visionarietà che la polvere scolastica – salvo eccezioni di docenti illuminati, sempre troppo pochi – tiene nascoste. Accade così che negli anni delle seguitissime serie tv che propongono viaggi epici e magici, quelli della Mic – Musical international company – sono riusciti a riprendere, con la regia di Andrea Ortis, un lavoro che metteva tanta carne al fuoco – parliamo sempre della Commedia -, sfruttandone al meglio il potenziale fantastico, riuscendo a tenere incollata l’attenzione a teatro per oltre due ore, stupore dopo stupore. E si tratta di una produzione interamente italiana.
Con testi dello stesso Ortis e di Gianmarco Pagano, lo spettacolo si avvale della voce narrante di Giancarlo Giannini, Dante anziano che si racconta, e chi meglio di lui. Come protagonista si affida, facendo bene, ad Antonello Angelillo, molto bravo, così come la sua prima guida, Virgilio, un autorevole Andrea Ortis.
Per quanto a loro siano andati gli applausi più sentiti dei presenti, però, la presa dello spettacolo sul pubblico è da attribuire alla macchina teatrale nella sua interezza, piuttosto che ai singoli interpreti, per quanto bravi. Il merito è sicuramente delle scene, di Lara Carissimi, insieme alle luci – light e visual designer sono rispettivamente Valerio Tiberi e Virginio Levrio -, che in questa Divina Commedia sono il vero punto di forza: sfruttando la profondità del palcoscenico, lo amplificano con giochi di quinte e pannelli sui quali le proiezioni ad hoc assumono davvero dimensioni in 3D. Così, la porta dell’Eterna condanna si staglia in lontananza, dando proprio l’impressione dell’antro oscuro, e il bosco dei suicidi dove Dante e Virgilio incontrano Pier Delle Vigne (Antonio Sorrentino) prende davvero forma. Che dire poi delle fiamme o delle acque che inghiottono Ulisse (Angelo Minoli)? I racconti delle anime, dannate, in espiazione e pure, passando dall’Inferno al Paradiso, sono riproposti come flashback, sullo stesso palco: l’amore di Paolo e Francesca (Noemi Smorra) rivive con il racconto di lei, o ancora l’abominio di Ugolino (Antonio Melissa), Catone l’Uticense custode del Purgatorio, Pia’ de Tolomei (Federica Basile), Matelda. E infine Beatrice (Myriam Somma), sempre presente nel viaggio del Dante di Ortis, faro e obiettivo del percorso del sommo Vate: il pubblico la vede concretamente in alto a sinistra, a illuminare i passi del protagonista e del suo accompagnatore, Virgilio. Come ogni grande produzione di musical, i personaggi infatti “volano”, riempiendo la scena in ogni sua altezza e angolazione: la fine della prima parte – che coincide con la cantica dell’Inferno, da sempre la più intrigante – è un quadro con presenti tutte le figure incontrate, mentre Virgilio e Dante le sovrastano pronti alla prossima tappa del viaggio.
Un ruolo importante, proprio nel coinvolgimento del pubblico – grazie ai ritmi, sostenuti, che dal vivo sono scanditi da 2 percussionisti ai lati estremi del golfo mistico -, lo hanno anche le coreografie, di Massimiliano Volpini, perfette nelle scene delle fiere, delle furie, dell’arrivo nella città di Dite, e prima ancora nell’incontro con Caronte  (Francesco Iaia), il traghettatore delle anime nell’Aldilà, “condite” di balletti dal grande impatto. Così come imponente è la composizione di Marco Frisina, tra l’altro fondatore e direttore del Coro della Diocesi di Roma e Maestro di Cappella della Basilica di San Giovanni in Laterano: a tratti rock, a tratti pura classica, il tessuto musicale protagonista dell’opera mantiene un suo tratto distintivo per tutta la sua durata, muovendosi fra i generi, però, seguendo lo sviluppo del viaggio, fino alla vetta aulica del finale, quando l’“… uscimmo a riveder le stelle”, utilizzato come refrain da Beatrice per tutto lo spettacolo, è il punto conclusivo. La pioggia di stelle sul palco e le luci portate dai vari personaggi direttamente tra le poltrone della platea, lo hanno trasformato  – quasi – in realtà.
 
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