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Politeama Genovese: il cartellone 2021/2022 tra comici, prosa e musical. Gli spettacoli – Genova – mentelocale.it

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Giacomo Poretti
© Serena Serrani

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Genova – Riparte con una ricca stagione, a ottobre 2021, il teatro Politeama Genovese, proponendo un cartellone che va incontro a tutti i gusti, impreziosito da spettacoli di commedia, prosa, musical, danza, narrazione e che vede sul palco grandi nomi della scena teatrale contemporanea.

Danilo Staiti, direttore del Politeama Genovese, esordisce così: «Oggi è una giornata difficile, perché è la prima stagione, dopo ben 27 anni, che presento senza l’insostituibile Savina Savini, grazie alla quale siamo qui. La stagione 2021-2022 del Politeama la si può definire ambiziosa, anzi coraggiosa. 45 i titoli in cartellone, di cui 42 in abbonamento. Tra questi, sono stati recuperati gli spettacoli del 2020 che avevano visto rimandate le loro date di programmazione a causa della pandemia. È un cartellone caratterizzato da una grande trasversalità di generi: si passa dal musical alla commedia, due nostri cavalli di battaglia, alla danza e al cabaret. Il ritorno del grande musical è in arrivo grazie a due classici della nostra Broadway: Grease Il Musical (dal 28 al 30 aprile 2022) e Jesus Christ Superstar Il Musical (dall’11 al 14 maggio 2022); a cui si aggiungono due nuovissime produzioni musicali Ghost Il Musical (dal 10 al 12 febbraio 2022), Legally Blonde – La Rivincita delle Bionda Il Musical (dal 3 al 6 marzo 2022), La Divina Commedia Opera Musical (dal 10 al 12 marzo 2022). Di nuovo sul nostro palco i cori gospel americani durante il periodo natalizio con J. David Bratton & Every Praise Gospel Singers (19 dicembre 2021).

Grande spazio al teatro comico e alle commedie, su cui si è costruita l’identità del Politeama: dal ritorno dopo qualche anno di Vincenzo Salemme con la sua nuova commedia Napoletano? E famme ‘na pizza! (dal 20 al 22 gennaio 2022), a Isa Danieli e Giuliana De Sio con Le signorine (15 e 16 febbraio 2022). Torna Nancy Brilli con Chiara Noschese con lo spettacolo di enorme successo di vent’anni fa, Manola ((dal 24 al 26 marzo 2022) di Margaret Mazzantini, con regia di Leo Moscato. Ad aprire la stagione i Bruciabaracche (29 e 30 ottobre 2021), seguiti dallo spettacolo di Enzo Paci I soliti mostri (12 e 13 novembre 2021); poi i Pirati dei Caruggi con Alloranò (19 e 20 novembre 2021). Tanti i monologhi comici, tra cui quelli di Giacomo Poretti (25 novembre 2021), Antonio Ornano (26 e 27 novembre 2021) e di Maurizio Lastrico (31 dicembre 2021), che torno dal vivo per la serata di Capodanno dopo lo scorso spettacolo in streaming al Politeama (che si è rivelato un successo travolgente, con oltre  quattro mila biglietti venduti); e poi Lella Costa con Se non posso ballare… Non è la mia rivoluzione (31 marzo 2022), Alessandro Bergonzoni in Trascendi e Sali (2 dicembre 2021), Tullio Solenghi e Massimo Lopez (4 dicembre 2021) e molti altri. Ma il cartellone 2021/2022 del Politeama non finisce qui, il programma è ancora ricco.

Per quanto riguarda il mondo della danza, due spettacoli di respiro internazionale con artisti di grande fama: Parsons Dance (1 marzo 2022) con coreografie e regia del celebre David Parsons e Open (11 aprile 2022) con coreografie e regia di Daniel Ezralow. Due poi le compagnie italiane, il Balletto di Milano con lo Schiaccianoci (30 novembre 2021) e RBR Dance Company in Boomerang gli illusionisti della Danza (14 dicembre 2021), in pieno stile Momix.

Si è scelto, inoltre, di dare spazio al teatro di parola, di raccontastorie, pensando ad alcuni incontri con scrittori, giornalisti, critici d’arte, attori che provano ad interpretare il nostro tempo; tanti nomi tra cui Michele Serra, in L’amaca di domani. Considerazioni in pubblico alla presenza di una mucca (2 febbraio 2022); Federico Buffa, in Amici Fragili. La storia di un incontro tra Gigi Riva e Fabrizio De André (25 e 26 febbraio 2022), Vittorio Sgarbi in Dante_Giotto (29 e 30 marzo 2022); Andrea Pennacchi con Pojana e i suoi fratelli (5 aprile 2022) e Stefano Massini in Alfabeto delle emozioni (3 maggio 2022)».

Infine, Staiti conclude: «Da oggi è possibile acquistare biglietti e abbonamenti. Ci rendiamo conto che i prezzi non siano stracciati, ma derivano dal fatto che, essendo un teatro privato, il Politeama guadagna solamente grazie agli incassi del botteghino. Purtroppo continua ad esserci troppo disquilibrio tra i teatri pubblici e quelli privati (che ottengono il 96% del guadagno dal botteghino). L’ultima stagione piena, quella del 2018/19, ha visto 130 mila presenze. Ci auguriamo che ciò possa accadere anche per questa ricchissima stagione».

L’assessore Paola Bordilli dice: «Voler ripartire con quello che si è perso è un messaggio forte, non scontato. In questi ultimi mesi abbiamo dato un’importanza grande alla salute e alla sicurezza reciproca, ma forse abbiamo dimenticato il valore della spensieratezza e del divertimento. Abbiamo bisogno di ripartenze con una normalità nuova, che probabilmente non sarà più quella di un tempo. Dobbiamo riappropriarci nuovamente di quel valore di spensieratezza, che è ciò che gli artisti regalano ad ognuno di noi. I teatri siano una luce nei nostri quartieri, ne siano parte integrante.L’ente pubblico deve esserne il facilitatore, deve creare dialogo e offrire ascolto, dato che il pubblico da solo fa, ma non quanto può fare la sinergia tra pubblico e privato».

Le parole dell’assessore regionale Ilaria Cavo si agganciano proprio a questo progetto: «Di certo aver dialogato in questi mesi, aver ascoltato questo teatro che ha nel suo direttore uno dei rappresentanti di Atip l’Associazione Teatri Italiani Privati ascoltata nel seno anche della Commissione Cultura delle Regioni, credo che sia servito perché ha fatto emergere quelle che erano le necessità di una risposta immediata per poter partire con una programmazione definita subito. Tutto questo non solo in termini di percentuale di capienza, ma anche di tempistica certa perché c’era bisogno di prendere impegni per le produzioni e di farlo con una proiezione numerica. Si parte con una risposta che, credo, sia stata di confronto costruttivo nella consapevolezza che questa programmazione contribuisca in maniera importante all’offerta culturale per Genova e per la nostra regione”.

Per informazioni e acquisto biglietti visitare il sito del Politeama Genovese o i circuiti online (anche HappyTicket). Si può anche chiamare la biglietteria telefonica al numero 010 8393589.

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Genova – Riparte con una ricca stagione, a ottobre 2021, il teatro Politeama Genovese, proponendo un cartellone che va incontro a tutti i gusti, impreziosito da spettacoli di commedia, prosa, musical, danza, narrazione e che vede sul palco grandi nomi della scena teatrale contemporanea.
Danilo Staiti, direttore del Politeama Genovese, esordisce così: «Oggi è una giornata difficile, perché è la prima stagione, dopo ben 27 anni, che presento senza l’insostituibile Savina Savini, grazie alla quale siamo qui. La stagione 2021-2022 del Politeama la si può definire ambiziosa, anzi coraggiosa. 45 i titoli in cartellone, di cui 42 in abbonamento. Tra questi, sono stati recuperati gli spettacoli del 2020 che avevano visto rimandate le loro date di programmazione a causa della pandemia. È un cartellone caratterizzato da una grande trasversalità di generi: si passa dal musical alla commedia, due nostri cavalli di battaglia, alla danza e al cabaret. Il ritorno del grande musical è in arrivo grazie a due classici della nostra Broadway: Grease Il Musical (dal 28 al 30 aprile 2022) e Jesus Christ Superstar Il Musical (dall’11 al 14 maggio 2022); a cui si aggiungono due nuovissime produzioni musicali Ghost Il Musical (dal 10 al 12 febbraio 2022), Legally Blonde – La Rivincita delle Bionda Il Musical (dal 3 al 6 marzo 2022), La Divina Commedia Opera Musical (dal 10 al 12 marzo 2022). Di nuovo sul nostro palco i cori gospel americani durante il periodo natalizio con J. David Bratton & Every Praise Gospel Singers (19 dicembre 2021).
Grande spazio al teatro comico e alle commedie, su cui si è costruita l’identità del Politeama: dal ritorno dopo qualche anno di Vincenzo Salemme con la sua nuova commedia Napoletano? E famme ‘na pizza! (dal 20 al 22 gennaio 2022), a Isa Danieli e Giuliana De Sio con Le signorine (15 e 16 febbraio 2022). Torna Nancy Brilli con Chiara Noschese con lo spettacolo di enorme successo di vent’anni fa, Manola ((dal 24 al 26 marzo 2022) di Margaret Mazzantini, con regia di Leo Moscato. Ad aprire la stagione i Bruciabaracche (29 e 30 ottobre 2021), seguiti dallo spettacolo di Enzo Paci I soliti mostri (12 e 13 novembre 2021); poi i Pirati dei Caruggi con Alloranò (19 e 20 novembre 2021). Tanti i monologhi comici, tra cui quelli di Giacomo Poretti (25 novembre 2021), Antonio Ornano (26 e 27 novembre 2021) e di Maurizio Lastrico (31 dicembre 2021), che torno dal vivo per la serata di Capodanno dopo lo scorso spettacolo in streaming al Politeama (che si è rivelato un successo travolgente, con oltre  quattro mila biglietti venduti); e poi Lella Costa con Se non posso ballare… Non è la mia rivoluzione (31 marzo 2022), Alessandro Bergonzoni in Trascendi e Sali (2 dicembre 2021), Tullio Solenghi e Massimo Lopez (4 dicembre 2021) e molti altri. Ma il cartellone 2021/2022 del Politeama non finisce qui, il programma è ancora ricco.
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L’assessore Paola Bordilli dice: «Voler ripartire con quello che si è perso è un messaggio forte, non scontato. In questi ultimi mesi abbiamo dato un’importanza grande alla salute e alla sicurezza reciproca, ma forse abbiamo dimenticato il valore della spensieratezza e del divertimento. Abbiamo bisogno di ripartenze con una normalità nuova, che probabilmente non sarà più quella di un tempo. Dobbiamo riappropriarci nuovamente di quel valore di spensieratezza, che è ciò che gli artisti regalano ad ognuno di noi. I teatri siano una luce nei nostri quartieri, ne siano parte integrante.L’ente pubblico deve esserne il facilitatore, deve creare dialogo e offrire ascolto, dato che il pubblico da solo fa, ma non quanto può fare la sinergia tra pubblico e privato».
Le parole dell’assessore regionale Ilaria Cavo si agganciano proprio a questo progetto: «Di certo aver dialogato in questi mesi, aver ascoltato questo teatro che ha nel suo direttore uno dei rappresentanti di Atip l’Associazione Teatri Italiani Privati ascoltata nel seno anche della Commissione Cultura delle Regioni, credo che sia servito perché ha fatto emergere quelle che erano le necessità di una risposta immediata per poter partire con una programmazione definita subito. Tutto questo non solo in termini di percentuale di capienza, ma anche di tempistica certa perché c’era bisogno di prendere impegni per le produzioni e di farlo con una proiezione numerica. Si parte con una risposta che, credo, sia stata di confronto costruttivo nella consapevolezza che questa programmazione contribuisca in maniera importante all’offerta culturale per Genova e per la nostra regione”.
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TAGLIACOZZO 37: SI COMINCIA, MARCO FRISINA CON DANTE IN MUSICA PER L'INAUGURAZIONE – Virtù Quotidiane

redazione@virtuquotidiane.it
TAGLIACOZZO – Giovedì 29 luglio, ore 21,30, la meravigliosa cornice di Piazza Obelisco accoglie l’inaugurazione della 37esima edizione del Festival Internazionale di Mezza Estate – Tagliacozzo Festival.
Tantissimi gli ospiti istituzionali attesi per una inaugurazione memorabile con la rappresentazione di “Dante in Musica” tratto dall’Opera “La Divina Commedia Opera Musical”, spettacolo creato dalla Mic Musical International Company in occasione dei 700 anni dalla morte del sommo poeta. Tagliacozzo, che già aveva celebrato il poeta fiorentino lo scorso anno erigendo una statua commemorativa alla presenza del presidente della Repubblica Mattarella, apre quindi la 37esima stagione e il lungo “week end dantesco” con l’esecuzione di uno dei musical più famosi del territorio nazionale scritto e diretto dal grande direttore d’orchestra e compositore italiano Marco Frisina, per l’occasione, sul podio dell’Orchestra Scarlatti Young, erede della gloriosa orchestra della Rai di Napoli.
“L’Italia, il Mondo, in questo 2021, celebrano il Sommo poeta, a 700 anni dalla morte. Anche Tagliacozzo non poteva esimersi dal rendere onore a Dante Alighieri con la manifestazione culturale più importante della Municipalità che è il Festival Internazionale di Mezza Estate”, dice in una nota il sindaco Vincenzo Giovagnorio. “La fama della nostra città è resa imperitura dalla celebre citazione nella Divina Commedia che evoca il fatto d’armi tra Corradino di Svevia e Carlo d’Angiò, allorché il giovane imperatore germanico soccombette in battaglia per lo stratagemma dei francesi”.
Basato sul decorso dei canti della Divina Commedia, lo spettacolo ripercorre i momenti più noti ed emozionanti del capolavoro dantesco, da Paolo e Francesca al Conte Ugolino, da Ulisse a Pia de’ Tolomei, immergendo gli spettatori in un mondo onirico di straordinario impatto emotivo. Con la regia di Andrea Ortis su libretto di Gianmario Pagano e Andrea Ortis, le musiche di Marco Frisina, coreografia di Massimiliano Volpini e disegno luci di Virginio Levrio lo spettacolo racconta il periglioso viaggio dell’uomo Dante attraverso i tre mondi ultraterreni, Inferno, Purgatorio e Paradiso proponendo l’utilizzo del testo in volgare trecentesco in una dimensione scenica coinvolgente ed elegante. Particolarmente imponente il cast coinvolto con tutti i cantanti originali del Musical, il corpo di ballo e l’Orchestra per uno spettacolo davvero unico.
“Siamo davvero onorati di aprire questo 37esimo Festival di Tagliacozzo con la Divina Commedia diretta dallo straordinario maestro Marco Frisina, una delle perle più preziose del nostro panorama musicale italiano”, dice il direttore artistico, Jacopo Sipari di Pescasseroli. “L’attesissimo spettacolo, particolarmente coinvolgente, resterà nei cuori di tutti i nostri affezionati e darà il ‘la’ ad una settimana celebrativa dedicata al Sommo Poeta. Tagliacozzo è l’unica città abruzzese citata nella Divina Commedia e questo, soprattutto in un anno celebrativo così importante, non poteva non essere ricordato”.
Una inaugurazione all’insegna della beneficenza, come ormai di tradizione a Tagliacozzo: “Tutto il ricavato – dice l’assessore Chiara Nanni – verrà devoluto in beneficenza all’Ospedale di Tagliacozzo. Crediamo sia essenziale, soprattutto in un anno particolare come questo, dare un piccolo contributo per il sostegno alla sanità nella nostra Regione”.
Il lungo week end dell’inaugurazione interamente dedicato a Dante continua poi il giorno 30 luglio con il progetto “Dante at the Opera” dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese, un lungo viaggio sui temi danteschi nelle opere liriche italiane, il 31 luglio con l’attesissimo spettacolo “la Bestiale Commedia” di Vinicio Capossela per concludersi il 1 agosto con Michele Mirabella che racconta il “suo Dante” nello spettacolo “Ma misi me per l’alto mare aperto”.
Marco Frisina è un presbitero, compositore e direttore di coro italiano. Nel 1984 ha fondato – e da allora dirige – il Coro della diocesi di Roma, attualmente composto da oltre 250 elementi. Nel 1991 ha avuto inizio anche la sua collaborazione al progetto internazionale della Rai “Bibbia” sia come consulente biblista che autore delle musiche. Oltre a sei film del “Progetto Bibbia”, negli anni ha composto le colonne sonore di molti film a tema storico e religioso realizzati per Rai e Mediaset, tra i quali Michele Strogoff, Papa Giovanni, Giovanni Paolo II, Edda Ciano, Callas e Onassis, Pompei, Puccini, Paolo VI, Preferisco il Paradiso.
Ha composto ed eseguito dinanzi ai pontefici Giovanni Paolo II e Benedetto XVI ventiquattro Oratori sacri ispirati a personaggi biblici o alla vita di grandi santi. Cappellano di sua santità dal 1993, nel 1997 è stato nominato da Giovanni Paolo II accademico virtuoso ordinario dell’Accademia dei Virtuosi al Pantheon. Nel 2011 è stato responsabile musicale per la diocesi di Roma nelle liturgie della beatificazione di Giovanni Paolo II, del quale ha composto anche l’Inno Ufficiale. Sempre nel 2011 ha diretto il Coro della diocesi di Roma nella sua prima tournée negli Stati Uniti, esibendosi nella Cattedrale di New York e nei più importanti teatri del New Jersey proponendo con successo sia brani sacri che brani tratti dalla tradizione musicale italiana. Dal 2015 è direttore artistico del “Concerto con i Poveri e per i Poveri” che si tiene nell’Aula Paolo VI del Vaticano, che ha visto la partecipazione di Daniel Oren, Ennio Morricone e Nicola Piovani.
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ROMA – Confrontarsi con l’industria per condividere le specifiche strategie da attuare nel canale Horeca. Rafforzare la cooperazione come elemento insostituibile per… Continua
PESCARA Dopo due anni in cui il Festival ha resistito, spostandosi in altri periodi dell’anno a causa della pandemia, la quinta edizione… Continua
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L’AQUILA – Un set televisivo di 4 giorni e decine di operatori ospiti a L’Aquila per promuovere le bellezze del territorio. Cominceranno… Continua
COCULLO – Si torna a Cocullo (L’Aquila) domenica prossima, 1 maggio, per la Festa di San Domenico Abate ed il rito dei… Continua
CEPAGATTI – Slow Food Pescara, in collaborazione con Regione Abruzzo, Associazione suino nero d’Abruzzo, Ministero delle Politiche agricole e Slow Food Chieti,… Continua
PARMA – Oltre 3.000 espositori, tutti rigorosamente italiani, migliaia di buyers esteri che torneranno nel nostro Paese, 50.000 operatori professionali della distribuzione… Continua

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“Dante per tutti”: la Divina Commedia e le leggende medievali in scena al Teatro Flavio – Teatri Online

Giovedì 4 novembre 2021, ore 21.00 Teatro Flavio – via Giovanni Mario Crescimbeni 19, Roma
DANTE PER TUTTI

INFERNO I
La selva oscura
 
Giovedì 4 novembre 2021, ore 21.00
 
Teatro Flavio – via Giovanni Mario Crescimbeni 19, Roma
 
Ripartono nella Capitale gli appuntamenti di Dante per tutti, la rassegna di letture dantesche che dal 2015 incanta il pubblico romano. Giovedì 4 novembre, alle ore 21.00, verrà inaugurata la nuova stagione al Teatro Flavio con la lettura e il commento del Canto I dell’Inferno, il canto d’apertura del grande poema. Gli incontri si protrarranno nei prossimi mesi sino a maggio 2022.
Ogni spettacolo prevede, oltre alla lettura e al commento del Canto, anche l’esposizione di una leggenda medievale che si allinea alle tematiche affrontate nei versi danteschi. Il Canto I dell’Inferno verrà infatti introdotto da una delle più celebri visioni dell’aldilà del Medioevo: la storia del cavaliere irlandese Tantalo, originaria del XII secolo ma letta nella sua versione trecentesca in volgare italiano.
La grande novità di questa edizione sarà la scenografia, la quale sarà curata dagli allievi della Scuola di Scenografia dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli, sotto il coordinamento del maestro e professore Gennaro Vallifuoco. Uno studio attento delle leggende e dei Canti che verranno messi in scena, ha permesso ai giovani scenografi di ideare delle ambientazioni incantevoli e immersive, capaci di fare addentrare lo spettatore in un universo medievale originale e dal sapore favolistico.
 
Cos’è Dante per tutti
Dante per tutti è una iniziativa ideata e curata da Luca Maria Spagnuolo, storico dell’arte e studioso del medioevo. In ogni incontro, caratterizzato da una narrazione coinvolgente e appassionante, viene proposta la lettura e il commento di un Canto dantesco, la cui tematica è correlata a un approfondimento sulla cultura medievale.
Vengono proposti testi databili tra il XIII e il XV secolo, letti e discussi nella loro versione originale in volgare italiano: frammenti di leggende di Santi, diavoli e miracoli e brani provenienti dal repertorio giullaresco medievale.
Tutti i testi provengono da manoscritti e incunaboli non editi o di difficile reperibilità, trascritti presso alcune delle più importanti biblioteche e istituti.
Seppur antichi, questi brani costituiscono un’innovativa risorsa: un patrimonio non più solo per specialisti e studiosi ma finalmente restituito al pubblico.
 
LUCA MARIA SPAGNUOLO – Note biografiche
Luca Maria Spagnuolo, classe 1986, dopo la laurea in storia dell’arte, inizia la propria carriera lavorando in delle gallerie d’arte prima a New York, poi a Berlino e successivamente a Roma. Il progetto “Dante per tutti” nasce nel 2015 presso un’associazione culturale romana e, ottenuto il patrocinio della Società Dante Alighieri, amplia la propria attività presso la Cripta della Chiesa di Santa Lucia del Gonfalone e in occasione di varie manifestazioni nella Capitale (come “Letture d’Estate” e “Lungo il Tevere… Roma”) e in altre città italiane. Ha preso parte a numerosi convegni come “Il Borgo dei Filosofi” a Lapio (AV) e ha curato alcuni eventi del calendario culturale della città di Avellino.
 
I prossimi eventi
Giovedì 18 novembre, ore 21.00 Inferno Canto V: Paolo e Francesca e la leggende del monaco tentato dal diavolo.
Giovedì 2 dicembre, ore 21.00 Inferno Canto X: Farinata degli Uberti e la leggenda di Santa Giuliana che incatena il diavolo.
 
Biglietti disponibili e acquistabili al seguente link:  https://www.2tickets.it/SelectTitolo.aspx?idt=1952707&set=T&car=/
o presso il botteghino. In quest’ultimo caso, si consiglia la prenotazione telefonica al numero 06 70497905 oppure 328 1720922.
 
Si ricorda, inoltre, che l’accesso al Teatro Flavio è contingentato e regolamentato come da vigenti disposizioni governative in materia di Covid19. Sarà consentito l’ingresso solo ai muniti di Green Pass e mascherina.
 
Teatro Flavio
Via Giovanni Mario Crescimbeni, 19, Roma
06 70497905 / 328 1720922
info@teatroflavio.it  www.teatroflavio.it
Facebook: https://www.facebook.com/www.teatroflavio.it
 
 
DANTE PER TUTTI e le leggende medievali
A cura di e con: Luca Maria Spagnuolo
 
 
Facebook: https://www.facebook.com/dantepertutti
Instagram: https://www.instagram.com/dantepertutti/
YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCP5I5vn_QVWHTdaW_P7rYOQ
 

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A Firenze la scultura di Penone dedicata a Dante – Artribune

L’opera è ispirata alla descrizione del Paradiso, un luogo dialettico nel quale si incontrano il mondo corporeo e quello concettuale, la materia e l’idea. Ma i fiorentini non ci stanno e gridano allo scempio
È stata inaugurata il 25 marzo in piazza della Signoria a Firenze la grande installazione Abete, realizzata dal grande artista Giuseppe Penone (Garessio, 1947) in occasione del Dantedì. L’opera, alta circa 22 metri, si inserisce nel programma nazionale delle celebrazioni dei 700 anni dalla nascita di Dante Alighieri e costituisce un anticipo della mostra Alberi Inversi dedicata al Sommo Poeta, che raccoglierà i lavori del maestro dell’Arte Povera negli spazi delle Gallerie degli Uffizi dal 1 giugno al 12 settembre 2021.
Il titolo allude al tema de “l’albero che vive de la cima / e frutta sempre e mai non perde foglia” (vv. 29-30, Canto XVIII, Paradiso, Divina Commedia), come afferma Cacciaguida degli Elisei per descrivere all’incredulo Dante il luogo in cui si trova. L’opera diventa quindi la metafora del Paradiso, un luogo dialettico nel quale s’incontrano il mondo corporeo e quello concettuale, la materia e l’idea. L’Abete di Penone si fa così ponte tra la Divina Commedia e la contemporaneità, come ha sottolineato anche il direttore degli Uffizi Eike Schmidt durante la presentazione: “L’arte contemporanea in piazza della Signoria ha conosciuto dibattiti anche accesi, fin dai tempi del David di Michelangelo e dell’Ercole e Caco di Baccio Bandinelli: questo è sempre stato un segno della vivacità dei fiorentini, che ora potranno meditare (e perché no, polemizzare) sui molti significati dell’installazione di Penone”. E ha aggiunto: “rimane comunque il fatto che questo ‘albero dantesco’ che nell’intenzione dell’artista si rifà ai versi dell’Alighieri, mescola un’idea astratta della natura – non a caso in metallo – alla concretezza tutta petrosa del centro di Firenze”.
Ci aveva visto giusto il direttore delle Gallerie degli Uffizi in merito alle polemiche sull’albero di Penone, che non hanno tardato ad arrivare scatenandosi sui social. Nel profilo Facebook del sindaco di Firenze Dario Nardella – che ha dato il benvenuto all’opera postandone la foto – in particolare si sono riversati commenti di ogni genere, quasi tutti legati all’aspetto scarno di Abete. Un tronco secco e quattro tubi arrugginiti. Se questa è l’idea che l’artista ha del Paradiso, meglio non commissionargli mai la riproduzione dell’inferno”, si legge, “Ganzo! Un tronco secco con pochi spunzoni è proprio l’”opera d’arte” che mancava in piazza Signoria. Sindaco, io c’ho du’ stecchi giù in garage. Se possono servire a completare l’opera glieli vendo volentieri”, per la serie “lo potevo fare anch’io”, grande tema evergreen dell’arte contemporanea e del suo rapporto con il pubblico. L’indignazione è alle stelle: “Se lo facevo io mi beccavo un bel verbale per abbandono di rifiuti”, e ancora, “diciamo che l’ arte è un altra cosa”, persino “Spelacchio versione fiorentina, a Roma non l’hanno più voluto e lui ha cambiato aria”, riferendosi al triste albero di Natale installato qualche anno fa a Roma dall’amministrazione Raggi.
Insomma, nessuna raffigurazione dell’Eden idilliaco nel lavoro di Penone che, lo ricordiamo, non si tratta di un vero albero, bensì di una scultura realizzata tramite fusione di acciaio inossidabile, attorniata da un reticolo che le conferisce un senso ascendente. I 18 elementi che la avvolgono, come se fossero gradini, invece, sono stati modellati in bronzo, con un procedimento di fusione da calchi di bambù. Niente vegetazione rigogliosa e atmosfera esotica, quindi, come avrebbero forse preferito gli intransigenti commentatori. Giuseppe Penone, in linea con una ricerca artistica rigorosa e lunga tutta una vita, ha preferito optare per l’essenzialità di un albero che aspira al cielo e che si protende con i suoi rami verso una dimensione spirituale. Lo stesso autore ha infatti commentato, “Abete in Piazza della Signoria indica lo sviluppo del pensiero che è simile alla spirale di crescita del vegetale“. Una sintesi che non ha evidentemente incontrato l’intesa del pubblico, il quale avrà occasione per conoscere più da vicino questo grande artista nella mostra delle Gallerie degli Uffizi, in programma per la prossima estate.
– Giulia Ronchi
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Tolentino, la grande stagione del Vaccaj apre il sipario: attesa per il Musical sulla Divina Commedia – Picchio News

Applausi per gli artisti e tutti i lavoratori dello spettacolo che dopo uno stop forzato a causa della pandemia finalmente possono tornare sul palcoscenico e dietro le quinte, applausi per gli spettatori, che anche in questi lunghi mesi si sono dimostrati affezionati ed attenti al valore della cultura teatrale. E’ il messaggio che guida la programmazione tra ottobre e dicembre 2021 del Teatro Vaccaj e abbraccia 16 appuntamenti – tra teatro musicale, prosa, concerti, teatro per ragazzi e caffè letterari – per tornare a vivere insieme il teatro. Si parte con la rassegna Platea delle Marche – Scena d’Autunno organizzata da Amat, che porta sul palcoscenico del Vaccaj tre appuntamenti prestigiosi.
L’apertura è affidata alla Compagnia della Rancia che, dopo un’anteprima estiva, porta in Italia il debutto nazionale di un titolo di Andrew Lloyd Webber, re del musical, si tratta di “Dimmi addio domenica“, l’adattamento italiano di Tell Me On a Sunday, composto nel 1979 da Webber, con le liriche di Don Black, in scena il 15, 16 e 17 ottobre.
Un atto unico per una sola attrice/cantante (Elisabetta Tulli, performer e autrice raffinata, artista a tutto tondo sensibile e poliedrica che ha trovato nel musical – Mamma Mia!, Sister Act, Billy Elliot e molti altri – la sua forma espressiva), che trasforma il palcoscenico in un caleidoscopio di relazioni e di emozioni, dando corpo e voce ad alcuni tra i brani più belli del repertorio del teatro musicale, accompagnata in scena dalla pianista Eleonora Beddini. Dimmi addio domenica vede la traduzione e le liriche italiane di Franco Travaglio, unico traduttore di Webber in Italia, la direzione musicale di Andrea Calandrini e la regia di Mauro Simone, che torna con orgoglio ed emozione al Vaccaj, tappa fondamentale del suo percorso umano, artistico e professionale con Compagnia della Rancia.
Si prosegue quindi, sempre nel segno del teatro musicale, all’inizio di novembre (da giovedì 4 a sabato 6) con l’esclusiva regionale de La Divina Commedia Opera Musical. Tolentino e il Teatro Vaccaj, che ospiteranno anche la residenza di riallestimento dello spettacolo, saranno il primo appuntamento del nuovo tour 2021-2022 nei settecento anni dalla morte di Dante. L’acclamato kolossal – che nelle passate stagioni ha incantato tantissimi palcoscenici italiani con ripetuti sold out – si rianima di nuova potenza e straordinaria bellezza grazie al più grande racconto dell’animo umano, della sua miseria e della sua potenza, tra vizi, peccati e virtù. Per la regia di Andrea Ortis, che assieme a Gianmario Pagano ha curato anche i testi, con le musiche composte da Marco Frisina, artisti eccezionali danno vita ai personaggi più emblematici del poema dantesco  in questo viaggio teatrale, dove la tecnologia è elemento essenziale di sostegno alla narrazione; tutti gli spettatori possono ammirare, comprendendola appieno, la grandezza del Sommo Poeta in uno spettacolo con più di 200 costumi, 70 scenari ad elevata tecnologia in continuo mutamento e linguaggi che sanno parlare anche alle nuove generazioni. 
 Il 2 dicembre sarà quindi la volta dello spettacolo “Panico ma rosa (dal diario di un non intubabile)”, scritto, diretto e interpretato da Alessandro Benvenuti, attore, drammaturgo, regista, tra i volti più conosciuti della comicità toscana. L’attore, privato del suo naturale habitat – il palcoscenico – durante il lockdown, decide di uscire dalla sua proverbiale ritrosia e raccontarsi per la prima volta pubblicamente e con disarmante sincerità come persona. Ecco, quindi, che 59 pagine di diario prendono vita e si trasformano in un viaggio fantastico, in cui il comico per non impazzire in isolamento mescola con il suo proverbiale humor sogni e bisogni, ricordi e crudeltà, in un’evoluzione di battute e poetica catastrofica.
Anche la musica sarà protagonista sul palco del Vaccaj nel periodo delle festività; si inizia il 3 dicembre con Gran Concerto Aspettando il Natale con l’Orchestra di Fiati Insieme per gli Altri diretta dal Maestro Andrea Mennichelli. Si prosegue sabato 18 dicembre con il Coro Polifonico di Tolentino, che, in occasione del 40° anno dalla sua fondazione  ha scelto un esempio di musica popolare ormai noto in tutto il mondo: La Misa Criolla di Ariel Ramirez. Oltre alle voci dei Solisti, al Coro e agli strumenti tipici del folklore sudamericano, lo spettacolo sarà arricchito da un momento di danza con costumi e luci che renderà la serata coinvolgente, originale ed emozionante.
Il 20 dicembre, con il Natale alle porte, arriva per la prima volta al Teatro Vaccaj  Il pianista argentino Nelson Goerner, uno dei più brillanti solisti della sua generazione e le sue esecuzioni di Chopin e Debussy considerate praticamente inarrivabili, affiancato dall’Orchestra Filarmonica Marchigiana, sarà chiamato ad interpretare il Primo Concerto per pianoforte e orchestra op. 21 di J. Brahms. Il 6 gennaio sarà la volta della Musicamdo Jazz Orchestra, la big band marchigiana composta da 22 musicisti, diretta dal Maestro Luca Pecchia, coadiuvata dalla magnifica voce di Alessandra Doria, presenta Swingin’ Christmas, uno spettacolo di grande coinvolgimento ed energia, con le più belle e conosciute canzoni natalizie a tutto swing.
Come da tradizione, non può mancare un’anticipazione della rassegna A teatro con mamma e papà, promossa da RanciaVerdeBlu, che ospiterà domenica 12 dicembre la Compagnia Teatro Verde di Roma con Il Gatto con gli Stivali, la favola delle apparenze raccontata da due improbabili facchini.
Il calendario si completa con gli incontri del Caffè letterario, un format a cura dell’Associazione Zagreus, reduce dal grande successo del Festival “Ermetica”, per quattro venerdì (22 ottobre, 12 e 19 novembre, 10 dicembre) alle 18.30 nel foyer del Teatro Vaccaj. 

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