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Monsignor Marco Frisina legge la Divina commedia di Dante a Santa Croce in Gerusalemme – ACI Stampa

ROMA , 03 novembre, 2021 / 9:00 AM (ACI Stampa).- 
Dante Alighieri e la sua  Divina Commedia. Le celebrazioni per i settecento anni dalla morte del Sommo Poeta continuano nella loro vivacità culturale. E per celebrare la grandezza di Padre Dante come cantore della fede cristiana, ci ha pensato monsignor Marco Frisina, fine biblista, compositore e direttore del Coro della Diocesi di Roma.  
Nella basilica romana di Santa Croce in Gerusalemme è cominciato giovedì scorso, 28 ottobre, il viaggio triennale che il noto compositore propone al pubblico romano. Una Lectura Dantis che si dipanerà in tre anni, attraverso la lettura integrale del capolavoro dantesco perché “il viaggio dall’Inferno al Paradiso – commenta Frisina – va sempre concepito come percorso unico, perché quello che fa Dante non è un viaggio di piacere né avventuroso. È invece un viaggio interiore. Il suo cammino è quello di ogni uomo che deve ritrovare il senso di se stesso”. 
Frisina, in verità, aveva già incontrato le pagine dantesche nella sua famosa e fortunata pièce musicale “La Divina Commedia Opera Musical”, nel novembre 2007. La prima assoluta dello spettacolo è stata nella Capitale, riscontrando un enorme successo di pubblico, per poi essere portata in tour per gli anni successivi.   
Il primo incontro della Lectura Dantis – tredici sono gli incontri in programma per questo viaggio divinamente “infernale” –  ha visto la partecipazione di un numerosissimo pubblico, attento e silenzioso alle parole di monsignor Frisina che ha letteralmente affascinato la platea con le sue meditazioni e spiegazioni del primo canto dell’Inferno della Commedia. Gli incontri successivi si svolgeranno ogni giovedì, alle 19,30 presso la bellissima basilica che custodisce le reliquie della Passione e della Crocifissione di Cristo, un luogo che per bellezza e per il suo senso religioso non poteva che essere la cornice perfetta per un simile evento. L’ultimo appuntamento all’interno delle pagine dell’Inferno sarà il 19 maggio 2022 con il commento dei canti XXXII, XXXIII e XXXIV.  La Lectura Dantis che Frisina propone è  anche una forte risposta all’appello di Papa Francesco che nella lettera apostolica “Candor lucis aeternae” del marzo scorso, ha voluto richiamare l’attenzione “della Chiesa che si associa all’unanime commemorazione dell’uomo e del poeta Dante Alighieri”. 
AciStampa ha rivolto alcune domande a monsignor Marco Frisina per poter meglio comprendere il suo coraggioso progetto, per poter leggere le pagine della Commedia dantesca con gli occhi della fede. 
 
Monsignor Frisina, come nasce l’idea di questa Lectura Dantis?
Nel panorama delle varie manifestazioni che si sono susseguite per celebrare l’anniversario dantesco, mi sono accorto della mancanza della lettura cristiana della sua opera, quando invece proprio la Divina Commedia ci dona la possibilità di riflettere sul nostro rapporto con la fede. Penso che questo sia importante da sottolineare. Lo aveva fatto Papa Paolo VI in occasione del settimo centenario della nascita di Dante Alighieri, nel 1962. Papa Montini nella sua Lettera Apostolica “Altissimi cantus” scriveva, al capitolo quinto: Dante è nostro, possiamo ben ripetere; e ciò affermiamo non già per farne ambizioso trofeo di gloria egoista, quantopiuttosto per ricordare a noi stessi il dovere di riconoscerlo tale, e di esplorare nell’opera sua gli inestimabili tesori del pensiero e del sentimento cristiano, convinti come siamo che solo chi penetra nell’anima religiosa del sovrano Poeta può a fondo comprenderne e gustarne le meravigliose spirituali ricchezze. In Dante,  il poeta, il credente e l’uomo diventano una sola cosa. Tutto questo è davvero sorprendente! E dopo Paolo VI ecco il documento di Papa Francesco di quest’anno: “Candor Lucis aeternae”.
Sì, ho voluto accogliere l’invito del Papa: far conoscere ancor di più nella maniera più adeguata, l’opera dantesca. E cosa vuol dire? Papa Francesco lo dice:  “Sia cioè resa accessibile e attraente non solo a studenti e studiosi, ma anche a tutti coloro che, ansiosi di rispondere alle domande interiori, desiderosi  di realizzare in pienezza la propria esistenza, vogliono vivere il proprio itinerario di vita e di fede in maniera consapevole”. 
Sempre nella “Candor lucis aeternae” il Pontefice fa riferimento a Dante come “poeta, profeta di speranza”. Cosa può dirci in merito, soprattutto in un momento come quello che stiamo vivendo, in cui tutti noi abbiamo bisogno proprio di speranza?
Dante è profeta sempre di speranza in quanto mostra con molto realismo il cammino dell’uomo in mezzo ai problemi che sono poi quei problemi che lui in prima persona vive.  Dante ci mostra che la via della fede, quella che conduce a Dio, è sempre la via più giusta. Il metterci in cammino per scoprire il senso della propria vita, per Dante, è realizzato in questo cammino che nella Commedia è espresso così bene e così poeticamente.  E’ il cammino dell’uomo alla ricerca della propria esistenza e che deve avere  come approdo Dio.  Il cammino umano deve ritrovare Dio nella propria vita: Dio che è Salvatore e  Redentore.  Il Dio del Paradiso in cui l’ “Amor move il sole e tutte l’altre stelle”. 
E proprio nell’amore, troviamo il senso più profondo della Commedia. Può spiegarci in che senso?
Indubbiamente il centro della Commedia, il tema portante dell’intera opera  è proprio l’amore. Dio ci ha creati per amare e noi siamo felici solo se amiamo. E ciò che amiamo ci destina: amare ciò che è sbagliato, ad esempio, ci porta alla perdizione; amare per eccesso o per difetto, può essere purificato; amare Dio e le Sue cose ci porta alla salvezza. Il “cammin di nostra vita” a cui fa riferimento l’inizio del poema è la via che il credente deve percorrere per giungere a Dio e scoprire che il fine della sua esistenza è l’amore.
 
 
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Frisina rilegge Dante: viaggio dentro l'uomo – Romasette.it


Un percorso triennale sulla Divina Commedia, a 700 anni dalla morte di Alighieri. Appuntamento a Santa Croce in Gerusalemme: 13 incontri sull’Inferno
Settecento anni fa, nella notte tra il 13 e il 14 settembre del 1321, moriva Dante Alighieri, colui che diede un testo comune all’Italia, quella Divina Commedia la cui fama è ancora oggi sconfinata. Per celebrarne la grandezza, anche come cantore della fede cristiana, in occasione dell’anno commemorativo monsignor Marco Frisina, biblista, compositore e direttore del Coro della diocesi di Roma, dà il via a un ciclo triennale di letture integrali del capolavoro dantesco. Già autore della fortunata “La Divina Commedia Opera Musical”, ispirata alla fatica del Sommo Poeta, con la Lectura Dantis Frisina torna a raccontare il più celebre fiorentino, di cui spiega la fascinazione: «In lui – dice -, il poeta, il credente e l’uomo diventano una sola cosa». Denuncia quindi quello che chiama “il grosso equivoco” che nasce nelle scuole, «dove si fa un’antologia soprattutto dell’Inferno, poi si studia qualcosa del Purgatorio e quasi niente del Paradiso, finendo con il dare una falsa idea di questo poema».
In realtà, l’Inferno è solo la prima delle tre cantiche e «il viaggio dall’Inferno al Paradiso va sempre concepito come percorso unico, perché quello che fa Dante non è un viaggio di piacere né avventuroso. È invece un viaggio interiore. Il suo cammino è quello di ogni uomo che deve ritrovare il senso di se stesso, proprio come lui dopo tanta sofferenza: l’esilio, l’aver perso l’onore, la famiglia, la patria e ogni altra cosa». Il «cammin di nostra vita», a cui fa riferimento l’inizio del poema è la via che il credente deve percorrere per giungere fino a Dio e scoprire che il fine della sua esistenza è l’amore. La Lectura Dantis è allora anche la risposta all’appello di Papa Francesco che nella lettera apostolica “Candor lucis aeternae” richiama l’attenzione sull’opera dantesca, cogliendo l’occasione del centenario affinché sia fatta conoscere ancor di più e «resa accessibile e attraente non solo a studenti e studiosi ma anche a tutti coloro che, ansiosi di rispondere alle domande interiori, desiderosi di realizzare in pienezza la propria esistenza, vogliono vivere il proprio itinerario di vita e di fede in maniera consapevole, accogliendo e vivendo con gratitudine il dono e l’impegno della libertà».
In questi incontri, divisi in tre sezioni, «vivremo insieme – svela Frisina – un itinerario spirituale guidati dalla Divina Commedia. Il poema ci accompagnerà alla scoperta del senso profondo della nostra vita. Nel giro di tre anni, uno per ogni cantica, canto dopo canto prima discenderemo con il poeta nell’abisso del cuore umano, così come viene esposto nell’Inferno, poi saliremo verso la cima della santa montagna della purificazione, così come ci viene presentata nel Purgatorio, infine ci soffermeremo a godere dell’illuminazione e della contemplazione dei misteri della salvezza nella terza cantica: il Paradiso». Dalla «selva tenebrosa» della nostra esperienza di peccato alla luce abbagliante dell’«Amor che move il sole e l’altre stelle», anticipa Frisina, «incontreremo uomini e donne che con le loro vicende esemplificano la condizione umana in tutte le sue sfaccettature, aiutandoci a interpretare con maggiore consapevolezza la nostra esistenza alla luce della fede».
Il primo dei 13 incontri dedicati all’Inferno è in programma per giovedì 28 ottobre, alle 19.30, presso la basilica di Santa Croce in Gerusalemme, con la lettura del canto I. Dante è nella selva e poi sul pendio che conduce al colle. Qui incontra Virgilio, che lo accompagnerà a visitare gli inferi, prima tappa della sua purificazione dal peccato. L’ultimo appuntamento con la Lectura Dantis dell’Inferno sarà il 19 maggio 2022 con il commento ai canti XXXII, XXXIII e XXXIV in cui il poeta scrive dei traditori, ovvero coloro che hanno violato il patto «di che la fede spezial si cria», cioè quello tra persone propense a fidarsi per i vincoli speciali di parentela, dovere civico, ospitalità o benevolenza.
25 ottobre 2021
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Suq Festival 2021 al Porto Antico: il programma completo – GenovaToday

Ponte Embriaco
La 23esima  edizione del Suq Festival si terrà dal 27 agosto al 5 settembre 2021 in Piazza delle Feste al Porto Antico di Genova. La manifestazione diretta da Carla Peirolero e riconosciuta best practice d’Europa per il dialogo tra culture e la promozione della diversità, conferma il mix di proposte dal vivo e on line per garantire, anche in tempo di pandemia, la più vasta accessibilità alle proposte di un festival che dall’anno della sua fondazione, il 1999, è simbolo di un dialogo possibile tra genti, linguaggi, culture, tradizioni. Il titolo del Suq 2021 è ispirato a un verso di Dante, "Noi siam peregrin come voi siete" (Purgatorio, Canto II), celebrato come poeta in cerca della libertà ed esule in cerca di accoglienza, nel 700esimo anniversario della morte. Un illustre punto di partenza per ragionare sull’oggi, sulle migrazioni e sul concetto di straniero nel confronto dei diversi punti di vista portati dai tanti protagonisti del programma, fra cui figurano Pietra Montecorvino, Abderrahim El Hariri, Mohamed Ba, Amir Issaa, Chef Kumalè, Takoua Ben Mohamed, Daniele Ronco, Bintou Ouattara, Shi Yang Shi, il progetto Mamma li Turki, Kepler-452.
Ogni giorno, in più, l’angolo delle spezie, le cucine etniche, l’artigianato siriano, ecuadoriano, africano, e poi il thè e l’aperitivo del Suq.
Dieci giorni di Festival che si apre con il concerto di Pietra Montecorvino e procede giorno per giorno all’interno di un programma che ha per cuore la rassegna Teatro del Dialogo, composta da sette spettacoli di cui uno in prima nazionale: Il mio canto libero, la nuova produzione della Compagnia del Suq, da un progetto teatrale di Paola Bigatto, che propone tante voci e tante lingue per Dante perché si potranno ascoltare i versi della Divina Commedia in arabo, in spagnolo, in genovese , oltre che in italiano. In anteprima nazionale è Love me tender. Un racconto sulle dipendenze e sull’amore con Shi Yang Shi, che ne è anche autore con Renata Ciaravino. Tra gli altri spettacoli, Come diventare africani in una notte di e con Mohamed Ba e Alessandro Mizzi, Dannatamente libero. La voce di chi non ha voce che vede il ritorno di Bintou Ouattara sul palco del SUQ, il monologo ecosostenibile Mi abbatto e sono felice, con Daniele Ronco, e F. Perdere le cose di Kepler-52 per la prima volta a Genova. Sui temi del Festival si segnala l’incontro Fumetti, rap e teatro, l’intercultura che funziona con Takoua Ben Mohamed, illustratrice, graphic journalist, il rapper Amir Issaa e Mohamed Ba, condotto da Oliviero Ponte di Pino
La musica ha il sapore internazionale con Mamma li Turki, una festa multimediale con Dj Nio che vuole raccontare la nuova Istanbul.
Sui temi ambientali, tra gli ospiti confermati Grammenos Mastrojeni, esperto internazionale di clima e autore di “Effetti farfalla 5 scelte di felicità per salvare il pianeta”, Francesca Santoro della Commissione oceanografica intergovernativa UNESCO per i problemi del mare, Deborah Lucchetti responsabile Campagna Abiti Puliti.
Nel 2021, così com’è stato nel 2020, a causa delle restrizioni sanitarie vigenti, si potrà allestire solo una parte della scenografia, ma resterà inalterato lo spirito del Suq, con tante occasioni per stare insieme. Nell’area all’aperto, all’ingresso di Piazza delle Feste, il pubblico troverà angoli accoglienti dove sostare, alcuni tavoli e cucine etniche (cucina indiana, africana, spezie) per condividere momenti di socialità. Sempre all’esterno ci sarà uno spazio interamente dedicato a Ecosuq, con laboratori e incontri, a cura del Suq insieme a Cittadini Sostenibili.
Tra le novità, sotto il tendone di Piazza delle Feste, oltre al grande palco per spettacoli, concerti e incontri, ci sarà la scenografia Pulcinella e il Mediterraneo, di Emanuele Luzzati, messa a disposizione da Coop Liguria, nell’anno che celebra i 100 anni dalla nascita del maestro, l’esposizione "Cosa diventeremo? Riflessioni intorno alla natura", di Antje Damm a cura di Goethe Institut Turin und Genua e Orecchio Acerbo Editore e spazi scenografati per ospitare artigianato da Siria, Ecuador Africa e il Refugeees Café per accogliere spettatori e visitatori.
Sostenuto dal 2014 dal MiC – Ministero della Cultura, il Suq Festival 2021 è patrocinato dalla Commissione Nazionale Italiana Unesco e dal Ministero della Transizione Ecologica per l’impegno nei confronti delle tematiche ambientali e la scelta di essere plastic free. Altri importanti patrocini sono quelli di Union for the Mediterranean e della Società Dante Alighieri. Partner istituzionali storici sono Comune di Genova, Regione Liguria, Camera di Commercio di Genova e Porto Antico di Genova Spa. Maggior sostenitore è la Fondazione Compagnia di San Paolo Principali partner e sponsor Eco Suq sono Novamont Spa, Coop Liguria, Amiu, Emac,  Iren, Banca Etica. Media partner RAI5, RAI Cultura, RAI Radio 3.
Tutte le iniziative sono a ingresso gratuito esclusi gli spettacoli teatrali . Prezzi accessibili: €10 (intero) e €7 (ridotto). Biglietti sospesi per cittadini in difficoltà, in collaborazione con diverse associazioni di volontariato.

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Inferno – il musical – Teatri Online

Debutto 26 e 27 Novembre
I giorni venerdì 26 e sabato 27 Novembre alle ore 21:00 presso il Teatro San Rocco di Seregno (Via Cavour 83 – Seregno) vedrà la luce un nuovo e brillante musical della Compagnia Teatrale Mirò. INFERNO il musical liberamente ispirato alla prima cantica della Divina Commedia di Dante Alighieri, interamente cantato e ballato con le sue suggestive e coinvolgenti musiche Folk Rock scritte dalla penna di Fabio Ricci e Francesco Ricci.
Un’esperienza unica che vi farà vivere in prima persona la discesa del poeta negli Inferi.
L’avvincente viaggio di Dante (interpretato dall’attore Andrea Ricchiuto) partirà dalla selva oscura nella quale dopo essere stato accerchiato delle tre Fiere, Virgilio (interpretato dall’attore Daniele Villa) lo trarrà in salvo spiegando di essere lì per volere di Dio. I due protagonisti si troveranno di fronte a demoni e dannati come Caronte, Minosse, Paolo e Francesca, Filippo Argenti, Ulisse, il Conte Ugolino e tanti altri, fino ad arrivare al cospetto di Lucifero, l’angelo caduto.
Autori e compositori Fabio Ricci e Francesco Ricci Regia Fabio Ricci
Aiuto regia e Vocal coach Valentina Sala Coreografie Beatrice Dell’Orto
Link acquisto biglietti: https://www.vivaticket.com/it/biglietto/inferno-musical/167168 Video e curiosità sul sito: www.infernomusical.it
Sito della compagnia teatrale: www.compagniateatralemiro.it

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