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“La divina commedia – Opera musical” al Gran teatro Geox – PadovaOggi

Via Giuseppe Tassinari, 1
Torna al Gran teatro Geox "La Divina Commedia Opera Musical", appuntamento il primo aprile 2022.
Prodotto da MIC Musical International Company, l’acclamato kolossal, che nel nuovo tour 2021-’22, come già nelle precedenti stagioni, ha incantato tantissimi palcoscenici italiani con ripetuti sold out, si rianima di nuova potenza e straordinaria bellezza e, dopo le tappe di Tolentino, Torino, Reggio Calabria, Bologna, Milano, Firenze, Brescia, Roma e Genova, va ora in scena al Gran Teatro Geox di Padova, con l’entusiasmo e il desiderio di intrecciare di nuovo la magia sospesa dalla lunga pausa dovuta alla pandemia.
Il più grande racconto dell’animo umano, della sua miseria e della sua potenza, tra vizi, peccati e virtù che non conoscono l’usura del tempo, riprende la forma dello spettacolo di voci, danze e tecnologia in un allestimento così straordinario da far guadagnare aLa Divina Commedia Opera Musical la Medaglia d’oro dalla Società Dante Alighieri, il titolo per ben due volte di Miglior Musical al Premio Persefone edizione 2019 e edizione 2020, e la partecipazione istituzionale nel 2021 con il riconoscimentodel Senato della Repubblica, oltre al sempre costante patrocinio morale della Società Dante Alighieri all’intero tour. Successo, riconoscimenti e presenze di grandissima valenza.
Per la regia di Andrea Ortis, che assieme a Gianmario Pagano ha curato anche i testi, con le musiche composte da Marco Frisina, interpreti eccezionali danno vita ai personaggi più emblematici, unici ed eterni del poema dantesco: Antonello Angiolillo(Dante), Andrea Ortis (Virgilio), Myriam Somma (Beatrice), Noemi Smorra (Francesca, Matelda), Angelo Minoli (Ulisse, Guido Guinizzelli), Mariacarmen Iafigliola (Pia dei Tolomei, La donna), Antonio Melissa (Ugolino, Catone), e Antonio Sorrentino (Pier delle Vigne e Arnaut). Il corpo di ballo acrobatico, guidato dal capoballetto Mariacaterina Mambretti, è come un’onda che avvolge il racconto. Tutt’attorno, una realtà aumentata dà al passato la sostanza del presente.
Proiezioni immersive in 3D inondano il pubblico e lo immergono nell’immensità sublime che il padre della lingua italiana ha saputo creato con i versi celeberrimi delle tre cantiche di Inferno, Purgatorio e Paradiso. E in questo viaggio teatrale, dove la tecnologia è elemento essenziale della narrazione, tutti gli spettatori, anche i più giovani, possono ammirare, comprendendola appieno, la grandezza del Sommo Poeta.

1° aprile 2022 
21.30
Gran Teatro Geox – Padova 
ACQUISTA PADOVA
https://zedlive.com/evento/live-la-divina-commedia-opera-musical-2
Foto articolo da comunicato stampa

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Teatro: a Bologna 'La Divina Commedia Opera Musical' – Sky Tg24

Dal 10 dicembre all’Europauditorium il musical-kolossal
(ANSA) – BOLOGNA, 09 DIC – Nelle passate stagioni ha incantato tantissimi teatri italiani con ripetuti sold out: ora, dopo la pausa dovuta alla pandemia, ‘La Divina Commedia Opera Musical’ si rianima di nuova potenza e bellezza e si propone al pubblico bolognese dell’Europauditorium dal 10 al 12 dicembre.
    A settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, anche il musical rende omaggio al sommo poeta con uno spettacolo kolossal interpretato da Antonello Angiolillo (Dante), Andrea Ortis (Virgilio), Myriam Somma (Beatrice), Noemi Smorra (Francesca, Matelda), Angelo Minoli (Ulisse, Guido Guinizzelli), Mariacarmen Iafigliola (Pia dei Tolomei, La donna), Antonio Melissa (Ugolino, Catone) e Antonio Sorrentino (Pier delle Vigne e Arnaut).
    Il corpo di ballo acrobatico, guidato da Mariacaterina Mambretti, è come un’onda che avvolge il racconto. Tutto attorno, in una realtà aumentata, proiezioni video di ultima generazione danno al passato la forza del presente. E in questo viaggio teatrale, dove la tecnologia è un elemento essenziale di sostegno alla narrazione, tutti gli spettatori, anche i più giovani, possono ammirare, comprendendola appieno, la grandezza di Dante e della sua Commedia.
    Con le musiche di Marco Frisina e le coreografie di Massimiliano Volpini, nelle oltre due ore di spettacolo si possono ammirare più di 200 costumi e circa 70 scenari: numeri importanti che rivelano anche una riscrittura dei versi e delle storie più toccanti del poema. "Ci siamo fermati per molto tempo per via della pandemia – dice il regista Andrea Ortis – ma ora abbiamo ripreso il viaggio con un nuovo tour ricco di tappe in tante città italiane. Essere con il nostro spettacolo a Bologna e pensare di rivivere il calore che solo il pubblico dal vivo sa regalare agli artisti è la ricompensa più preziosa al lungo stop che ci ha tenuto lontano da luoghi che per noi sono vita.
    Riportiamo in scena il capolavoro di Dante, e lo facciamo a 700 anni dalla sua morte: è una grande emozione per noi". (ANSA).
   
Stabili le terapie intensive, sono 53 in più i ricoverati
Dal 7 a 16 agosto a Berchidda e in altre località della Sardegna
Direttore di dipartimento : ‘non c’è un quadro preoccupante’
Dal 27 aprile a Torino, Ferrara e Milano
‘E-RiSalutami tuo fratello’, eccellenze Emilia-Romagna in musica
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"Torre Annunziata u2013 u201cRe Artu00f9 Opera Musicalu201d debutta nella suggestiva location della Cripta" – TorreSette

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Studio Sinfonica, un gruppo nato dall’idea di Simone Martino, Francesco Antimiani, Dario Matrone, Giovanni de Filippi e Eleonora Segaluscio, presenta il suo primo prodotto teatrale, “Re Artù-Opera Musical”, scritto dai maestri Simone Martino e Francesco Antimiani, con la regia di Dario Matrone. Il debutto è in programma sabato 23 aprile alle ore 21.00 nell’ambito della kermesse “Primavera di Luce in Cripta”.
Uno spettacolo innovativo dove l’ambientazione farà da padrona. La Cripta della chiesa dello Spirito Santo di Torre Annunziata è un luogo suggestivo ricco di storia e fascino, che dopo il suo recente restauro ha ospitato numerosi eventi artistici e culturali di grande valore, anche grazie all’impegno del “Progetto Cripta”, magistralmente gestito dal team organizzativo diretto da Anna Vitiello.
L’autore e regista torrese Dario Matrone già in precedenza ha sperimentato spettacoli in modalità immersiva. Eventi sempre seducenti, coinvolgenti, originali dal linguaggio narrativo singolare che ipnotizzano il pubblico e dal riscontro eccellente anche di critica. Finalmente, dopo questo lunghissimo periodo di fermo dovuto alla pandemia, la Cripta ritorna a far pulsare il cuore della città riproponendo spettacoli diretti dalla sagacia e sapienza artistica di Dario Matrone.

“Re Artù-Opera Musical” riprenderà fedelmente la storia dell'unico figlio di Uther Pendragon destinato ad essere il leggendario condottiero britannico, tradito, per volere di un incantesimo della malefica Morgana, dalla sua amata Ginevra e il suo fedelissimo Lancillotto. Il pubblico si troverà letteralmente immerso nella storia, catturato dalla stessa, vivendola in prima persona.
Le emozioni saranno dominanti in uno spettacolo totalmente inedito con un cast d’eccezione, da Francesco Antimiani (direttamente da “Notre Dame de Paris”, “Giulietta e Romeo” di Riccardo Cocciante ed “Otello-l’ultimo Bacio”), Claudia Paganelli (nei cast di “C’era una volta Scugnizzi”, “Notre Dame de Paris”, “La Divina Commedia Opera Musical”), Eleonora Segaluscio (“Il Miracolo di Marcellino”, “The Toxic Avenger”, “Canto di Natale”), Giovanni de Filippi (“Il Miracolo di Marcellino”, “Sanremo Musical”, “San Michele l’Angelo dell’Apocalisse”, “La Divina Commedia”) Martina Cenere (“Pretty Woman il musical”, “West Side Story Italia”, “Murder Ballad”), Andrea Manganotto, Michele Mennella e Francesco Cirillo.
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Inaugurato nel 1981 in vico Fiume, il Museo venne visitato da migliaia di persone
Era il 23 aprile del 1893 quando a causa di un cero acceso una tenda prese fuoco
Avviata una raccolta fondi. Quattro "Ciceroni" accompagneranno i ragazzi nel loro tour culturale
La commedia andata in scena al Politeama ad inizio aprile. Il ricavato destinato al popolo ucraino
L'evento si è svolto lunedì sera con eccellenze torresi e campane in un'atmosfera incantevole foto

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Il musical “We Will Rock You” torna in scena a Milano nel 2022 – Giornale della Danza

29 Gennaio 2021 Attualità, News, Ticker 317 Views

Dopo varie incertezze e rinvii a causa dell’emergenza Coronavirus, Barley Arts ha annunciato le nuove date del musical “We Will Rock You”.  Inizialmente previste per marzo 2020, le repliche dello spettacolo con i più grandi successi dei Queen si terranno dal 13 al 23 gennaio 2022 presso il Teatro CheBanca! di Milano. Prima dello stop imposto dalla pandemia, “We Will Rock You” aveva preso il via il 31 ottobre 2019 dal Teatro La Fenice di Senigallia, per poi continuare in 12 regioni italiane.
Il testo originale, scritto e prodotto da Ben Elton, è stato tradotto da Raffaella Rolla e rivisitato da Michaela BerliniValentina Ferrari e Claudio Trotta.
L’intensità dell’opera non è andata assolutamente persa, anzi i temi che essa affronta sono stati magistralmente valorizzati ed enfatizzati: l’isolamento sociale, il bullismo, il riscaldamento globalel’omologazione culturale e l’oppressiva presenza quotidiana della rete e del predominio della virtualità nella vita di tutti. È anche per la sua forte attualità che “We Will Rock You” riesce ad attirare un pubblico transgenerazionale, emozionando tutti ogni volta.
Sara Zuccari
Direttore www.giornaledelladanza.com
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31 Marzo 2022
22 Febbraio 2022
25 Gennaio 2022
Il 29 aprile è la Giornata Internazionale della Danza:  una ricca programmazione su Arte.Tv per celebrare …
Ritornano gli spettacoli degli allievi dell’Accademia Ucraina di Balletto di Milano al Tam Teatro Arcimboldi. E anche quest’anno …
Il giornaledelladanza.com, istituito nel giugno 2010, è la prima testata giornalistica online interamente dedicata alla danza, fondata e diretta da Sara Zuccari, giornalista e critico di danza. La sua istituzione ha rappresentato il primo lancio in Italia di un vero e proprio quotidiano della danza, con interviste, recensioni e notizie h24 sul mondo della danza e del balletto e in soli cinque anni è diventato un punto di riferimento nel settore anche all’estero.
Gestito da uno staff estremamente qualificato di esperti del settore, vanta la collaborazione di critici, esperti ed affermati nomi del campo coreutico. L’obiettivo del giornaledelladanza.com è quello di puntare e centrare sempre la notizia, in tempo reale e quotidianamente, con un occhio puntato verso le nuove tecnologie e il futuro della danza, senza mai dimenticare il passato. Hanno scritto negli anni per il Giornale della Danza tra tutti Vittoria Ottolenghi e Alberto Testa.
Direttore responsabile: Sara Zuccari
SCRIVERE a: sarazuccari2000@gmail.com
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La "Divina Commedia" in dialetto andriese: omaggio a Dante al Festival Castel dei Mondi | Andria news24city – Andria News24 City

Palco allestito all’interno del Palazzo Ducale. In scena per la prima volta nel 2016
È stato il dialetto andriese il grande protagonista della tredicesima giornata del Festival Internazionale “Castel dei Mondi”. Sul palco allestito a Palazzo Ducale, ieri sera è andato in scena lo spettacolo “Chessa Divina è Nouta Commedia”, della compagnia teatrale Hurricane.
Un musical in vernacolo, scritto e diretto dall’attore Vincenzo Tondolo, che è una divertente parodia della “Divina Commedia” di Dante Alighieri, personaggio che viene rappresentato in maniera molto diversa da come viene descritto solitamente nei libri di letteratura.
È lui il protagonista di un viaggio tra Inferno, Purgatorio e Paradiso; tra gironi, dannati e anime più o meno beate. Ma l’opera originale è stata riadattata in chiave decisamente più ironica e colorata da balli, canzoni ed espressioni tipicamente dialettali.
Andato in scena per la prima volta nel 2016 e replicato in diverse altre occasioni, lo spettacolo ha fatto il suo debutto sul palcoscenico del Festival, dove ha portato il folklore e un po’ della tradizione dialettale andriese.
News24.City è una testata giornalistica registrata. Redazione centrale: Via Angelo Massari, 14 76123 – Andria (BT).

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Quando La Divina Commedia di Dante divenne un musical – Il Progresso Magazine

Prima Pagina > Arte > Spettacolo > Quando La Divina Commedia di Dante divenne un musical
Oggi è il Dantedì, ovvero la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri. È il 25 Marzo poiché secondo la tradizione corrisponde al giorno del 1300 in cui Dante cominciò il suo viaggio nella Selva Oscura.
Per celebrare questo evento, vogliamo ricordare quando nel 2007 La Divina Commedia è stata trasformata in un’imponente opera musicale di Marco Frisina su libretto di Gianmario Pagano. Conosciamo tutti l’opera di Dante, ma vederla trasformata in un musical, peraltro in un paese come il nostro che ha spesso sottovalutato questo genere, è quantomeno peculiare.
La Divina Commedia è un poema dall’importanza e fama incommensurabili, pertanto è superfluo addentrarci in caratteristiche note a tutti. La fama è un’arma a doppio taglio, infatti ha spesso precluso a molti la possibilità di comprendere fino in fondo il senso di un’opera tanto fondamentale.
Banalizzare la poetica di Dante pensando che fosse realmente innamorato di Beatrice e che fosse lei lo scopo del suo viaggio è un errore in cui si rincorre spesso, ad esempio. In realtà sempre di più il lavoro dantesco ci appare come qualcosa di immenso e imponente, in cui è quasi impossibile rintracciare un solo motivo per cui ancora oggi va letta.
Alessandro D’Avenia, che ha curato l’introduzione all’edizione a fumetti dell’Inferno uscita nel 2018, ha spiegato che dobbiamo più che leggere Dante, farci leggere da lui. Conosciamo tutti l’inizio dell’Inferno, ad esempio, e quel primo momento nella selva oscura può anche mostrare come ci sentiamo noi nell’oscurità.
La Divina Commedia Musical, L’uomo che cerca l’amore” è un musical in cui si è cercato con grande difficoltà di rendere giustizia a Dante, e in effetti ci si è riusciti. Impossibile pensare di replicare in due ore tutto ciò che è avvenuto in un poema così vasto.
Tuttavia fin dall’inizio tanto con le musiche quanto con i testi la ricostruzione di una certa atmosfera presente nel poema dantesco è stata effettivamente fatta. A interpretare Dante in questa come nelle altre canzoni è stato Vittorio Matteucci, noto al grande pubblico per altri ruoli nelle opere musicali, pensiamo al suo Frollo in Notre Dame De Paris, ma anche altri artisti si sono succeduti. Spicca Vittorio Bari, purtroppo scomparso, che aveva interpretato già nel primo cast il Conte Ugolino e Tommaso D’Acquino. Nel 2018, Dante è interpretato da Antonello Angiolillo che torna nel ruolo anche nel tour di quest’anno, appena ripreso nonostante la pandemia.
Uomini che con le loro movenze ma anche con la loro voce hanno dovuto inquadrare e lavorare su un personaggio che non è Dante autore, ma Dante della Commedia, una figura particolare ma anche austera, misteriosa. Un lavoro sicuramente difficile.
Pensiamo alla seconda aria, dopo l’overture, l’aria di Dante, chiamata “Notte”. In questo momento Dante sta entrando nella selva oscura ed è in questo momento che il lettore, ma anche lo spettatore, deve conoscerlo. Nel musical è prima un narratore a introdurre tutto recitando i primi versi della Divina Commedia. Nel 2018 a farlo è addirittura Giancarlo Giannini. Poi, il performer inizia a cantare:
Notte che dilaghi dentro me
Notte che oscuri la mia vita
Notte che avvolgi la mia mente
In un cammino senza strade.
Cerco una speranza che m’illumini, cerco una strada oltre il buio canta Dante nel musical. L’idea è quindi quella di un personaggio estremamente umano, che cerca se stesso, ma soprattutto l’amore, come ci suggerisce il sottotitolo.
Questo amore non va intenso chiaramente nel senso banalizzante dell’amore uomo-donna, poiché come sappiamo rappresenta ben altro. Come ci ricorda la nota conclusione del poema, quell’amore che muove tutto.
Leggi anche: Le indagini del commissario Colasanti | Massimo di Taranto
Nata ad Agrigento nel 1997, ha conseguito una laurea triennale in Lettere Moderne, una magistrale in Filologia Moderna e Italianistica e una seconda magistrale in Editoria e scrittura. È una tuttofare nell’ambito della letteratura e scrittura: docente di letteratura italiana e latina, scrittrice e redattrice per giornali, riviste e siti di divulgazione culturale e critica musicale. È autrice di un saggio su Oscar Wilde e della raccolta di racconti «Dipinti, brevi storie di fragilità».
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