Debutto alla regia per il giovane Lorenzo Scorza, studente al quarto anno del Liceo Artistico. Due le date previste, il tre maggio (già sold-out) e il quattro maggio, al Teatro Paolella, con inizio alle ore 21
CORIGLIANO-ROSSANO – Rileggere un’opera a che è il caposaldo non solo della letteratura, ma della cultura italiana come la Divina Commedia di Dante Alighieri e nello specifico l’Inferno, è una prova di rispettoso coraggio che un gruppo di giovani, guidati da Lorenzo Scorza, hanno deciso di affrontare. Ragazzi lontani dal “mezzo del cammin” della loro vita che si addentrano con piglio deciso e quella giusta dose di incoscienza, data dalla giovane età, nella “selva oscura”. Nel lockdown è fiorito l’ingegno di Lorenzo Scorza, studente al quarto anno del Liceo Artistico, che, forte degli studi scolastici, ha deciso di affrontare una rilettura in chiave musical dell’Inferno. Inf3rn6, che ha scritto e nel quale si metterà alla prova come regista debuttante novello Virgilio, è uno spettacolo in due atti. Si canterà, ballerà, ci saranno terzine recitate e sketch in stile circense. Due le date previste, il tre maggio (già sold-out) e il 4 maggio, al Teatro Paolella, con inizio alle ore 21. Acquisto biglietti Hotel Scigliano, viale Margherita e pizzeria il Gattopardo, angolo Piazza Bernardino Le Fosse. Info al numero 329 727 116 Martedì 26 aprile, alle 18, il regista Lorenzo Scorza e i protagonisti dell’opera, vi aspettano per illustrare alla stampa il progetto alla base dello spettacolo e svelare le prime curiosità, al Gattopardo in Piazza Bernardino Le Fosse. Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino. Condividi su: Condividi su: Condividi su: Condividi su: Condividi su: Condividi su: Condividi su: Condividi su: Condividi su: Condividi su: Condividi su: Condividi su: Condividi su: Condividi su: Condividi su: Condividi su: Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino. Noi e alcuni partner selezionati utilizziamo cookie o tecnologie simili come specificato nella cookie policy. Puoi acconsentire all’utilizzo di tali tecnologie chiudendo questa informativa, proseguendo la navigazione di questa pagina, interagendo con un link o un pulsante al di fuori di questa informativa o continuando a navigare in altro modo.
Home » Teatro ‘Re Artù – Opera Musical’, spettacolo immersivo, si terrà il 23, 24 e 25 aprile nella Cripta dello Spirito Santo di #TorreAnnunziata. Il prossimo 23 aprile alle ore 18.00 ed il 24 e 25 alle ore 18.00 e 20.30, la Cripta dello Spirito Santo farà da cornice a “Re Artù – Opera Musical“. Uno spettacolo inedito, in modalità immersiva, realizzato daStudio Sinfonica. Un’opera, scritta da Simone Martino e Francesco Antimiani con la regia di Dario Matrone che che riprende fedelmente la storia dell’unico figlio di Uther Pendragon, destinato ad essere il leggendario condottiero Britannico, tradito, per volere di un incantesimo della malefica Morgana, dalla sua amata Ginevra e il suo fedelissimo Lancillotto. Il pubblico si troverà letteralmente immerso nella storia, catturato dalla stessa, vivendola in prima persona. Le emozioni saranno dominanti, grazie a un cast d’eccezione: Francesco Antimiani (direttamente da “Notre Dame de Paris”, “Giulietta e Romeo” di Riccardo Cocciante ed “Otello-l’ultimo Bacio”), Claudia Paganelli (nei cast di “C’era una volta Scugnizzi”, “Notre Dame de Paris”, “La Divina Commedia Opera Musical”), Eleonora Segaluscio (“Il Miracolo di Marcellino”, “The Toxic Avenger”, “Canto di Natale”), Giovanni de Filippi (“Il Miracolo di Marcellino”, “Sanremo Musical”, “San Michele l’Angelo dell’Apocalisse”, “La Divina Commedia”) Martina Cenere (“Pretty Woman il musical”, “West Side Story Italia”, “Murder Ballad”), Andrea Manganotto, Michele Mennella e Francesco Cirillo. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.I campi obbligatori sono contrassegnati *
Una “playlist” con i suoi brani preferiti e un viaggio nel suo Inferno con riprese hi-tech e la musica contemporanea della compositrice Lucia Ronchetti. Ma anche «una selva che non è una selva, un colle che non è un colle con un sole che non è il sole dove si incontrano tre fiere che sono e non sono tre fiere», nel percorso reinventato da Piero Maccarinelli.
Marina Mahler e Carol LeWitt
Un excursus con l’Ensemble Micrologus tra le musiche dei più importanti trovatori del XIII secolo. Un convegno organizzato da Michele dall’Ongaro, sovrintendente di Santa Cecilia, un film opera con un poeta “sanguinario” e una mostra che racconta i legami tra Dante e l’antico Ducato di Spoleto. Nel mezzo del cammin del Festival, tutti i mondi di Dante diventano protagonisti delle prossime serate, in attesa dell’evento finale, domenica in piazza Duomo, dove il Maestro Pappano consegnerà il Premio Carla Fendi a Marina Mahler e Carol LeWitt, prima dell’inizio del tradizionale concerto (anticipato per finale europei di calcio alle 18.30).
Monique Veaute
«Il nostro omaggio a Dante», spiega Monique Veaute, direttrice dei 2Mondi, «nasce dalla musica. Poi, intorno ai suoni evocati dalla Commedia, è venuto tutto il resto. L’anniversario è in corso, certo, ma studiando e rileggendo, la curiosità si è spostata proprio sulle note medievali, quelle che ascoltava Alighieri mentre lavorava alle sue pagine. E così cercando di costruire un contesto per riproporre questi brani, abbiamo ideato una sezione dantesca all’interno del festival. E dal Trecento siamo arrivati fino all’opera contemporanea». Eventi che abbracciano più discipline per un festival che riesce a far dialogare arte e spettacolo, letteratura e musica, danza, teatro e scienza, contemporaneità e memoria.
Fondazione Carla Fendi
E in questo caleidoscopio di suggestioni si inserisce il progetto della Fondazione Carla Fendi che è anche un omaggio a Spoleto e a due grandi artisti che hanno vissuto e lavorato nel territorio tra gli anni Sessanta e gli Ottanta: Sol Lewitt, uno dei massimi esponenti del concettualismo, e Anna Mahler la figlia di Gustav Mahler e di Alma Mahler Schindler, scultrice erede di geni artistici. Entrambi hanno scelto di vivere e lavorare immersi nella cultura della città, lasciando tracce della loro genialità. Un patrimonio, tenuto vivo dai Mahler & Lewitt Studios, e che ha preso la forma e i colori di un murale che riproduce l’opera Wall Drawing #1119 di Sol LeWitt, sulla facciata del Teatro Caio Melisso. Mostre, convegni e la cerimonia dell’11, durante la quale Maria Teresa Venturini Fendi assegnerà due borse di studio alla Fondazione Mahler-LeWitt per consentire a nuovi talenti di diventare residenti della Fondazione a Spoleto per 5 anni.
Divina Commedia: la prima giornata, di Piero Maccarinelli
Percorsi d’arte e viaggi “infernali”. Stasera (al teatro San Simone giovedì 8 alle 19, domani venerdì 9 alle 16 e alle 21.30 e sabato 10 alle 16), Divina Commedia: la prima giornata, di Piero Maccarinelli, un «eterno Dante nella sua complessa e splendente lingua solo superficialmente oscura, in realtà fondante il nostro idioma, fra teatro, cinema e letteratura», spiega il regista. Con Fausto Cabra, Massimo De Francovich, Luca Lazzareschi e Manuela Mandracchia che vestono abiti senza tempo realizzati da Giorgio Armani.
Ensemble Micrologus
Domani, per il concerto di mezzogiorno alla Chiesa di Sant’Eufemia, l’Ensemble Micrologus esegue le musiche del XIII secolo, quelle dei poeti lirici, i “trovatori”, che Dante ben conosce e cita. E alle ore 15 in diretta streaming dalla Sala dei Vescovi, il convegno di studi I vapori del cuore: Dante e la Musica, organizzato da Santa Cecilia con la curatela scientifica di Agostino Ziino. Fino alle ore 17.30 i contributi di Thomas Persico, Francesco Ciabattoni e Pedro Memelsdorff svelano aspetti storici, estetici ed esecutivi dell’universo letterario e musicale di Dante.
Michele dall'Ongaro
«Il convegno è un’occasione importante», spiega Dall’Ongaro, «per approfondire un tema affascinante come quello del rapporto tra musica e testo, ai tempi di Dante. Si potrà scoprire il paesaggio sonoro che ci racconta la Divina commedia. Un mondo forse poco noto ma immensamente affascinante». Quindi la mostra Dante nelle terre del Ducato a Palazzo Mauri (ore 9-13, ore 16-19) e alla Sezione Archivio di Stato di Spoleto (venerdì ore 15-17, sabato e domenica ore 17-20) fino all’11 luglio, che racconta i legami tra il poeta e l’antico Ducato di Spoleto, con preziosi incunaboli, edizioni illustrate della Commedia e carte geografiche del XVI e XVII secolo.
Lucia Ronchetti
E in chiusura, domenica 11 luglio alle ore 15, a San Simone, l’opera-film di Lucia Ronchetti Inferno «con un Dante inondato di sangue, arrabbiato, disperato e aggressivo, estraniato da una società che condanna senza remore», spiega la compositrice presentando la sua produzione, nata per il teatro (fino al 9 luglio sul palco dell’Oper Frankfurt) e poi trasformata nel film che debutterà, in prima internazionale tra Francoforte e i 2Mondi. Il film combina i versi danteschi, la musica evocativa di Ronchetti, un flusso di scene cinematografiche girate durante le prove dell’opera, frammenti del film muto Inferno di Francesco Bertolini, Adolfo Padovan e Giuseppe De Liguoro (1911), integrati con brani filmati durante l’esecuzione dal vivo. «Un lavoro particolare», conclude Ronchetti, con personaggi che compaiono dal buio per non tornare più. Ci saranno attori e cantanti che dialogheranno con il suono degli strumenti, come Francesca che rivolge il suo amore a un Paolo violoncello».
PROFILO Seguici su RESTA SEMPRE AGGIORNATO Ricevi le notizie di tuo interesse direttamente sul tuo smartphone con Whatsapp Memorizza il numero +39 338.830.70.94 sul tuo smartphone, Inviaci un messaggio “Ok Notizie” E’ tutto pronto per la prima nazionale di “Re Artù-Opera Musical”, scritto dai maestri Simone Martino e Francesco Antimiani, con la regia di Dario Matrone. Il debutto è in programma sabato 23 aprile 2022 alle ore 21.00 nell’ambito della kermesse “Primavera di Luce in Cripta”. E sarà proprio la suggestiva location della Cripta nella Chiesa dello Spirito Santo a Torre Annunziata ad ospitare lo spettacolo in modalità “immersiva”. Oltre al debutto di sabato, sono previste altre repliche che di seguito segnaliamo: Domenica 24 Aprile alle ore 18.00 e alle ore 20.30 e lunedì 25 aprile ore 18.00 e alle ore 20.30. Posti ancora disponibili contattando [email protected] “Re Artù-Opera Musical” riprenderà fedelmente la storia dell'unico figlio di Uther Pendragon destinato ad essere il leggendario condottiero britannico, tradito, per volere di un incantesimo della malefica Morgana, dalla sua amata Ginevra e il suo fedelissimo Lancillotto. Il pubblico si troverà letteralmente immerso nella storia, catturato dalla stessa, vivendola in prima persona. Le emozioni saranno dominanti in uno spettacolo totalmente inedito con un cast d’eccezione, da Francesco Antimiani (direttamente da “Notre Dame de Paris”, “Giulietta e Romeo” di Riccardo Cocciante ed “Otello-l’ultimo Bacio”), Claudia Paganelli (nei cast di “C’era una volta Scugnizzi”, “Notre Dame de Paris”, “La Divina Commedia Opera Musical”), Eleonora Segaluscio (“Il Miracolo di Marcellino”, “The Toxic Avenger”, “Canto di Natale”), Giovanni de Filippi (“Il Miracolo di Marcellino”, “Sanremo Musical”, “San Michele l’Angelo dell’Apocalisse”, “La Divina Commedia”) Martina Cenere (“Pretty Woman il musical”, “West Side Story Italia”, “Murder Ballad”), Andrea Manganotto, Michele Mennella e Francesco Cirillo.
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Piazza delle Erbe In occasione delle celebrazioni del settimo centenario della morte di Dante Alighieri (1321 – 2021), con una nuova produzione tra musica e arti performative l’Orchestra di Padova e del Veneto annuncia il suo particolare omaggio al Sommo Poeta. Dall’esteso catalogo di Salvatore Sciarrino, tra i massimi compositori al mondo, OPV propone l’esecuzione dell’ultima fatica compositiva su soggetto dantesco del musicista siciliano, ovvero Musiche per il Paradiso di Dante (1993), in una nuova versione che sancisce per la prima volta la collaborazione tra OPV e il collettivo Anagoor, eccellenza del territorio consacrata a livello internazionale. Fondata nel 2000 a Castelfranco Veneto, ben presto la compagnia teatrale veneta ha saputo imporsi per originalità e sensibilità conquistando alcuni dei più ambiti riconoscimenti, tra tutti il Leone d’Argento per il Teatro alla Biennale di Venezia 2018. Il Paradiso di Dante verrà rappresentato domenica 5 settembre alle ore 21 nella suggestiva cornice del Salone del Palazzo della Ragione di Padova, uno degli otto complessi monumentali della Padova Urbs Picta appena eletta Patrimonio Mondiale Unesco per il valore dei cicli pittorici trecenteschi, nonché la più grande sala pensile al mondo. L’evento sarà al centro del programma della quinta edizione di In Principio, la rassegna dell’Orchestra di Padova e del Veneto dedicata alla musica sacra che quest'anno proporrà per la prima volta anche un convegno nazionale, promossa in collaborazione con l’Ufficio per la Liturgia della Diocesi di Padova e del Comune di Padova. All’interno delle celebrazioni dell’anno dantesco, Palazzo della Ragione si impone così come uno dei luoghi d’elezione. Nel suo lungo peregrinare seguito all’espatrio, infatti, il padre della lingua italiana giunse a Padova nel 1306 dove compose parte della Divina Commedia. Con molta probabilità, l’opera più celebre di Dante incontrò qui una rinnovata fonte di ispirazione nei cicli pittorici di Giotto. Fonti storiche ricordano oggi che Palazzo della Ragione, sede del “giudizio terreno”, accolse originariamente un vasto ciclo di pitture di Giotto a tema astrologico, andato purtroppo distrutto nell’incendio del 1420, dopo aver portato a termine il Giudizio Universale nella Cappella degli Scrovegni. Le Musiche per il Paradiso si presentano in tre parti con un grande affresco centrale intitolato L’invenzione della trasparenza, anticipato da un prologo, Alfabeto oscuro, seguito da un epilogo, Postille. Secondo le parole dell’autore, si tratta di una «sorta di musica-ambiente, stilizzata a porgere gli spunti che il verso tace e richiama». Nell’interpretazione di Marco Angius, direttore musicale e artistico OPV che guiderà l’Orchestra in questa nuova avventura, questa musica presenta «un intreccio a maglie larghe, dove è possibile distinguere il gioco di trame sovrapposte pur nello stordimento delle continue rifrazioni prismatiche». Anagoor Virgilio Brucia photo Dietrich Steinmetz Nate esplicitamente per un progetto drammaturgico commissionato nel 1993, le Musiche per il Paradiso sono il prodotto di un lungo pensiero musicale maturato da Sciarrino a partire dalle storiche letture della Divina Commedia di Carmelo Bene, tenute a Bologna esattamente quarant’anni fa con musiche del compositore siciliano, dall'alto della Torre degli Asinelli il 31 luglio del 1981 per commemorare l'anniversario della strage della stazione di Bologna. Il Paradiso di Dante è una produzione dell’Orchestra di Padova e del Veneto, in collaborazione con OperaEstate Festival Veneto, all’interno del quale lo spettacolo sarà eseguito in Prima Nazionale giovedì 2 settembre, e Armonie Festival. Dopo l’esperienza dal vivo, le musiche fin qui inedite de Il Paradiso di Dante troveranno l’ideale collocazione all’interno di un disco Kairos, l’etichetta austriaca leader nella musica contemporanea. Biglietto unico 10 euro acquistabile a breve su opvorchestra.it https://www.opvorchestra.it/calendario/2021/09/05/1724/ Foto articolo OPV e Marco Angius 2016 RID (c) Alessandra Lazzarotto