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”Hair The Tribal Love-Rock Musical” al Teatro Nazionale CheBanca! di Milano – Teatri Online

Dal 2 al 5 maggio.
Alla fine degli anni sessanta un musical, che da lì a pochi anni sarebbe diventato un film, scosse profondamente l’opinione americana. Tra sesso, scandalo, droghe e musica rock Hair raccontava la storia di una ribellione, contro la tradizione, il conservatorismo e le guerre, soprattutto contro la traumatica guerra del Vietnam.
E proprio i capelli rappresentano simbolicamente il rifiuto totale nei confronti della guerra, i protagonisti del musical portano i capelli lunghi come espressione del rifiuto di entrare a far parte dell’esercito americano.
Il musical debutta nel 1967 a New York in un teatro minore e poi, dopo 45 repliche, arriva a Broadway. Numerose le messe in scena successive, da Los Angeles a Londra, a Sidney, fino ad arrivare a Roma, al Sistina dove i giovanissimi Renato Zero, Loredana Bertè e Teo Teocoli, con la regia di Victor Spinetti e l’adattamento dei testi di Giuseppe Patroni Griffi, portarono il rock, un cast multietnico ed il primo nudo in scena nel tempio dei musical più classici, per un grande e contestato successo.
Scatenata, coloratissima, emozionante, coinvolgente, quella di HAIR, creato da James Rado e Gerome Ragni – autori rispettivamente del libretto e delle liriche – e da Galt MacDermot, autore delle musiche, è una storia senza tempo, una storia di amicizia, amore libero e pacifismo, ancora oggi simbolo della controcultura hippie, che porta messaggi di straordinaria attualità: fratellanza, multiculturalità, libertà, come desiderio di spogliarsi di tutto per essere se stessi (come nella scena di nudo di fine primo atto), ambientalismo, lotta alle differenze sociali e sessuali e impegno civile, sono alcuni dei temi che ancora oggi risvegliano la coscienza dei “nostri” giovani.
Oggi come allora, ovunque ci sia guerra, discriminazione razziale e intolleranza, si può rispondere con un grido di pace, un messaggio universale che attraversa la storia e le generazioni.
L’Era dell’Acquario è tornata, e anche quest’anno si respira aria di amore e libertà su alcunj dei più prestigiosi palcoscenici italiani, dove una tribù dai capelli selvaggi si scatena, accompagnata dall’orchestra dal vivo, al ritmo di famosissime canzoni come “Aquarius”, “Hair” e “I Got Life”.
HAIR The Tribal Love-Rock Musical nella prima parte dell’anno è stato a Saronno al Teatro Giuditta Pasta l’8 gennaio, dall’11 al 13 gennaio a Trieste al Teatro Il Rossetti, dal 14 al 16 gennaio a Reggio Emilia al Teatro Valli e il 20 marzo a Modena al Teatro Comunale. Il tour si conclude dal 2 al 5 maggio a Milano al Teatro Nazionale CheBanca!
In occasione delle repliche milanesi prima della rappresentazione, agli spettatori più giovani verrà offerto un incontro con il cast e con uno psicologo che introdurrà le tematiche trattate nel musical tra le quali la tossicodipendenza e l’educazione sessuale, perché lo show possa essere anche occasione di approfondimento e crescita.
Inoltre verrà presentato il libro fotografico HAIR THE TRIBAL LOVE – ROCK MUSICAL, edito da NonSoloTeatro per MTS: 168 pagine ricche di foto scattate dietro e davanti le quinte al debutto del 2019. Il libro vede le firme di SImone Nardini per l’introduzione e di Sandro Avanzo per il pensiero in quarta di copertina. Le foto sono firmate da Clara Mammana e MSV studios. Il libro sarà disponibile nel foyer del teatro con prezzo speciale riservato agli spettatori del Teatro Nazionale CheBanca!.
Il regista Simone Nardini sottolinea come “oggi, come allora, esistono ancora tanti Vietnam… e tanti giovani con la voglia di liberarsi dalla schiavitù commerciale della Società. Hair, spettacolo cult fine anni ’60, è più che mai l’ideale manifesto delle nuove generazioni che cantano l’alba dell’era dell’Acquario. Il mio tributo vuole rendere omaggio all’opera-rock simbolo del pensiero “hippie”. In quegli anni si formavano gruppi di ragazzi e ragazze che trascorrevano il tempo senza inibizioni e accompagnavano la protesta contro le sofferenze della guerra con il grido di “Sesso, droga e Rock’n’Roll”. Hair il musical con il suo folto cast, le musiche eseguite dal vivo, le coinvolgenti coreografie, il libretto in italiano ma le canzoni in lingua originale e la trasgressione irriverente dei sui contenuti, coinvolgerà ancora le platee dopo oltre 50 anni dal suo debutto a Broadway”.
 
SINOSSI
1° ATTO
La Tribe si riunisce a Central Park, New York. Chiede amore, libertà e una convivenza pacifica tra le persone. Questi giovani nutrono grandi speranze nella nuova Era dell’Acquario: un’era di armonia, speranza, libertà e amore alla quale Ronny dedica “Acquarius”, quale rito d’iniziazione per l’arrivo di un nuovo membro nella Tribe. Berger, leader della Tribe, intona “Hashish”, un inno alle droghe, Woof si presenta attaccando la pudicizia della società americana e invita ad unirsi all’orgia (“Sodomy”).
Hud, l’afroamericano del gruppo, si introduce con la canzone “Colored Spade” che tematizza l’odio raziale dell’America bianca. Viene accolto dalla Tribe Claude con la sua canzone “Manchester, England”. Claude sente di essere destinato a qualcosa di più grande, mentre il resto della Tribe risponde nei toni della filosofia hippie (“Ain’t Got No”): non possiedono niente ma sono felici proprio per questo. Sheila, studentessa e attivista innamorata di Berger e fervente divulgatrice della rivoluzione Flower Power, diffonde con “I Believe In Love” un messaggio d’amore. La Tribe prende una posizione contraria alla guerra in Vietnam con la protesta “Ain’t Got No Grass”.
Appaiono Jeanie, Dionne e Crissy che cantano l’ironica “Air”, canzone che richiama l’attenzione sul pericolo che deriva dall’inquinamento ambientale e dalle armi chimiche. Jeanie è incinta ma non sa chi sia il padre ed è innamorata di Claude che non ricambia il sentimento. L’arrivo della cartolina di leva pone Claude di fronte a una decisione molto importante: rimanere nella Tribe o arruolarsi? I suoi genitori temono che non avrà un futuro se continua a vivere per strada. Così canta “I Got Life” dove esplicita di avere tutto ciò che necessita semplicemente perché è vivo. Berger arriva con una novità: è stato espulso dall’odiata scuola (“Going Down”).
Claude comunica di essere stato alla visita di leva e chiede disperato un consiglio su come evitare l’arruolamento. Sopraggiungono Margaret Mead ed il marito Hubert che esaminano incuriositi, il modo di vivere degli hippie. Claude e Berger rispondono con Hair. Margaret è entusiasta del loro senso di libertà e dedica loro la canzone “My Conviction”. Sheila torna da una manifestazione di protesta a Washington interrotta dalla polizia con manganelli e maschere antigas. E’ illesa e felice di rivedere Berger a cui ha portato in regalo una camicia gialla. Sheila è delusa perché sperava in un futuro con Berger, profondamente ferita canta che pace e amore devono iniziare tra amici prima di poterli pretendere da altri (“Easy To Be Hard”).
La Tribe invita tutti ad un incontro tra hippie durante il quale i ragazzi bruceranno le loro cartoline di leva. Mentre Jeanie pretende che ci sia anche Claude, Crissy, la più giovane del gruppo, aspetta un ragazzo di cui è innamorata anche se l’ha visto solo una volta (“Frank Mills”). Durante l’incontro al parco i ragazzi bruciano le cartoline (“Hare Krishna”), Claude è l’ultimo, nonostante la Tribe lo sproni, non riesce a vincere i propri dubbi e salva la cartolina dalle fiamme. In “Where Do I Go” cerca disperato una risposta alle sue domande e la strada giusta da seguire per mantenere la propria dignità umana sentendosi libero di essere se stesso al di là del giudizio altrui.
 
2° ATTO
La Tribe apre il secondo atto con un brano rock contro la guerra (“Electric Blues”). E’ un attacco contro i borghesi ottusi seduti a casa davanti alla televisione mentre c’è gente che muore sul fronte. All’improvviso un blackout totale. Nessuno sa dove sia andato a finire Claude. Claude torna dal centro reclutamento e incontra la Tribe, dà in regalo un poster di Mick Jagger a Woof, che è un suo grande fan, Le ragazze del gruppo discutono sui pro e i contro dei ragazzi bianchi e neri (“Black Boys”, “White BCoys”). Berger, nel distribuire alla Tribe degli spinelli, ne passa uno a Claude sperando che nel delirio delle droghe trovi la risposta al suo dubbio. Le droghe iniziano a fare effetto (“Walking In Space”) e parte il trip di Claude che descrive la sua paura della guerra: vede se stesso in procinto di lanciarsi da un elicottero in Vietnam e personaggi della guerra di secessione americana, il generale Grant (futuro 18° presidente degli Stati Uniti d’America) incontra Abramo Lincoln, oppositore della schiavitù e 16° presidente degli U.S.A. la cui nomina fece insorgere i sudisti decretando l’inizio della guerra civile. Degli africani aggrediscono i visi pallidi, Hud e i suoi amici cantano la fine della schiavitù dei neri (“Abie, Baby”).
Claude viene reclutato in guerra e ha paura di morire (“Three-Five-Zero-Zero”), racconta il terrore della guerra in Vietnam. Il testo di “What A Piece Of Work Is Man” è tratto dall’Amleto di Shakespeare ed è un elogio all’uomo e a tutte le sue possibilità, la sua ragione, la sua nobiltà d’animo. Nel delirio Claude riconosce che gli uomini hanno perso il senso per la bellezza della vita e della pace da tempo (“How Dare They Try”). Finisce così il suo trip. Improvvisamente Claude accetta di partire e la Tribe lo saluta con “Good Morning Starshine”. E’ inverno e la Tribe minfesta davanti al centro di reclutamento ma Claude non si presenta, è già stato reclutato in Vietnam (“The Flesh Failure”). Il gruppo si sente impotente, dubita del destino e canta la sua denuncia nei confronti della guerra (“Let The Sunshine In”). Chiede all’umanità di aprire i cuori e le anime alla forza del sole e della vita, perché c’è speranza se si lascia entrare l’amore nel cuore e ci si rispetta.
 
 
CAST ARTISTICO
JACOPO SICCARDI Berger
STEFANO LIMERUTTI Claude
VITTORIA BRESCIA Sheila
MATTIA CAPUANO Woof
PIER LUIGI LIMA Hud
MATTEO MINERVA Margaret
ALICE TOMBOLA Ronnie
ELGA MARTINO Crissy
STEFANIA MENEGHINI Jeanie
VALERIA DELLA VALLE Dionne
MAURIZIO MISCEO Walter
FABIO LORENZATTI Hubert
FRANCESCO CONTI Steve
FRANCESCA GALEAZZI Mary
MONICA PATINO Leata
MATTIA EPIFANI Paul
ILARIO CASTAGNOLA Hiram
 
e con il supporto dei diplomandi MTS – MUSICAL! THE SCHOOL
PIETRO MASCHERONI
ENEA MANDOLINI
LEONARDO DI RENZO
NICHOLAS LEGA
SOFIA PAVANI
FEDERICA PEDONE
ALESSIA LATTANZIO
BEATRICE PUGLISI
DAVIDE MEDICI
GIULIA ZANIBONI
PASQUALE DELLI PAOLI
GIORGIA MARTENA
SABRINA BERTO
FEDERICA FLÜCK
ROBERTO TESTA
FRANCESCA VALENTE
REBECCA BALESTRA
CHIARA RUGGERI
GIOVANNI IACUONE
 
TEAM CREATIVO
Regia, Scena e Costumi: Simone Nardini
Musical Supervisor: Stephen Alexander Lloyd
Direzione Musicale: Eleonora Beddini
Direzione Canora: Pasquale Girone Malafronte
Supervisione alla Direzione Canora: Eleonora Mosca
Coreografie: Valentina Bordi
Disegno Luci: Valerio Tiberi
Acting Coach: Michele Savoia
Assistente alle coreografie: Michela Brasca
Assistente alla regia: Marco Martini
Parrucche: Mario Audello
Traduzione del libretto di Sandro Avanzo e Simone Nardini
 
ORCHESTRA DIRETTA DA ELEONORA BEDDINI
Eleonora Beddini – Tastiera
Ezio Allevi – Sax
Marco Campagna – Batteria
Daniele Catalucci – Basso
Marcello Ronchi – Tromba
Luca Bettolini/ Marco Tersigni – Chitarra
 
 
HAIR
THE TRIBAL LOVE-ROCK MUSICAL
Libretto e liriche di James Rado e Gerome Ragni
Musiche di Galt MacDermot

Originally Produced by the New York Shakespeare Festival Theater

Produced for the Broadway Stage by Michael Butler
Presentato in accordo con TAMS-WITMARK https://www.concordtheatricals.com
CON ORCHESTRA DAL VIVO
 
 
DATE TOURNÉE
8 gennaio SARONNO TEATRO GIUDITTA PASTA
Dall’11 al 13 gennaio TRIESTE TEATRO ROSSETTI
Dal 14 al 16 gennaio REGGIO EMILIA TEATRO VALLI
20 marzo MODENA TEATRO COMUNALE
Dal 2 al 5 maggio MILANO TEATRO NAZIONALE
 
Per informazioni https://hairilmusical.it per acquisto biglietti http://hairilmusical.it/biglietti-tour/
 
 
BIOGRAFIE CAST
JACOPO SICCARDI (Berger)
Dopo aver praticato scherma a livello agonistico con un terzo posto nazionale nella categoria Cadetti nel 2008 cambia completamente vita è frequenta l’Accademia dello Spettacolo di Torino diplomandosi nel 2013. Approfondisce poi lo studio della recitazione con Francesca De Sapio presso il Duse International di Roma.
Le sue esperienze artistiche sono molto varie. Lavora come attore in piccoli ruoli per diverse fiction come Non Uccidere 2 ed Il Terzo Indizio, nel teatro, soprattutto nel musical, con titoli come Amalfi 839 AD, A Christmas Carol e Murder Ballad per arrivare alla pantomima collaborando con il Gruppo Jobel di Roma in spettacoli quali Il Monello di Charlie Caplin e Smile Cafè con cui partecipa al Pantomime Festival di Dresda.
In ambito prettamente musicale è per diversi anni il frontman della band torinese Exile Breed ed ha collaborato con il progetto steam punk The Experiment nr. Q per concerti sia in Italia che in Europa.
 
STEFANO LIMERUTTI (Claude)
Nasce a Torino e si forma alla BSMT, the Berstein School of Musical Theatre, di Bologna.
Terminati gli studi prende parte a diverse produzioni nazionali, tra queste:
“Salvatore Giuliano” al teatro comunale di Porto San Giorgio, “Cindarella – Il Musical” al Teatro Nuovo di Milano, “In to the woods” al teatro Brancaccio, “Don Pasquale” nei teatri Piemontesi e prende parte alle due edizioni di “Stasera casa mika” su Rai due come ballerino-figurante.
 
VITTORIA BRESCIA (Sheila)
Si è formata al Corso di Avviamento al Musical MTS a Fasano in Puglia e la sua prima esperienza artistica è arrivata nel 2011 quando ha lavorato per quasi due anni come cantante/ballerina a bordo delle navi Costa Crociere. E’ stata cantante e ballerina per diversi eventi e nel 2018 ha preso parte come ensemble/cover Lauren nel musical “Kinky Boots” andato in scena al Teatro Nuovo di Milano con la regia di Claudio Insegno. Nel 2019 ha indossato i panni della cattiva Fiordaliso nel musical “Notre Dame e il Mistero della Cattedrale” in tournée nazionale e da ottobre 2019 a marzo 2020 ha lavorato in tournée in Germania come lead singer per il concerto ”The Spirit of Woodstock”. Interpretare Sheila in “Hair” rappresenta per lei un privilegio e un sogno che oggi, magicamente, si avvera.
 
MATTIA CAPUANO (Woof)
Nasce a Francavilla Fontana (Br), studio canto , danza e recitazione al Corso di Avviamento al Musical MTS a Taranto per quattro anni, successivamente si trasferisce a Milano per intraprendere gli studi presso l’accademia MTS – Musical! The School diplomandosi nel 2019, nel corso degli ultimi anni ha partecipato in spettacoli come ballerino di tip tap nella compagnia i Tipi del TAP, a fine 2019 e inizio 2020 nel tour del Musical di Kinky Boots nel ruolo di Angel. A Gennaio 2022 inizia il suo viaggio con Hair il musical e ci farà conoscere Woof, un personaggio dalle mille sfumature .
 
PIERLUIGI LIMA (Hud)
Pierluigi Lima, nato a Napoli e di origine capoverdiana. Inizia il suo percorso artistico studiando danza per poi appassionarsi al musical e integrare il canto e la recitazione nell’accademia MTS-MUSICAL THE SCHOOL! Subito dopo l’accademia lo vediamo nell’ ensemble di celebri musical come: Il Libro Della Giungla, Newsies (Disney), Robin Hood e Priscilla la Regina del Deserto. È anche Capo Balletto in Peter Pan, Divina Commedia e Promessi Sposi. È Una delle Angel in Kinky Boots. Assistente alle Coreografie e Swing in Dirty Dancing. Nel ruolo di Jesse in A Brox Tale e di Richie in A Chorus Line. E ora è entusiasta di intraprendere questo nuovo viaggio chiamato Hair.
 
MATTEO MINERVA (Margaret)
Classe 1989. Diplomato presso MTS – MUSICAL! THE SCHOOL, conseguo nel 2017 il Master FLCM in Music Performance della “West London University”.
Inizia fin da giovane ad avvicinarmi al canto e al palcoscenico passando con disinvoltura dalla Corale Polifonica di Canosa, la sua città, a cantante solista in numerose band musicali locali.
Dal 2011 al 2013 entra a far parte del cast artistico internazionale del parco tematico “Miragica – Terra di Giganti” in provincia di Bari per poi trasferirsi a Milano intraprendendo gli studi presso l’accademia professionale di musical “MTS – Musical! The School” sotto la direzione di Simone Nardini.
Consegue il diploma nel 2014 e nello stesso anno, condivido il palco con Platinette e Samantha Fantauzzi nel musical “La sposa in blu” di Romy Padovano, interpretando il mefistofelico badante “Frumenzio” e assistendo alla regia Umberto Noto.
Dal settembre 2015, entra a far parte come ”Elica Marinetti” nel trio vocale swing en-travesti “Le Sorelle Marinetti” (P-nuts) dir.musicale del M°Christian Schmitz, con cui sono tutt’ora in scena con all’attivo varie collaborazioni tra cui Arisa, Vinicio Capossela, Paola Iezzi, Simone Cristicchi.
All’attività sul palco affianca il proseguimento del percorso di studio conseguendo nel 2017 il Master FLCM in “Music Theatre Performance” della “West London University” e seguendo il percorso di didattica del canto moderno presso il “VMS” di Loretta Martinez.
 
ALICE TOMBOLA (Ronnie)
Nata in Brasile e cresciuta a Padova, ha preso lezioni di canto e musica fin da piccola e, successivamente, la scelta di perfezionare gli studi l’ha portata a trasferirmi a Milano e frequentare il M.A.S. (Music, Art & Show), dove mi sono diplomata nel 2019.
Durante quegli anni ha avuto la possibilità di far parte dei cast dei musical “A Christmas Carol”(ragia di Andrea Narsi) ed “Hair” (regia di Matteo Gastaldo), come studentessa.
Nel 2019 poi, ha ottenuto il primo ruolo come professionista, entrando a far parte del cast di “Hair Il Musical”, prodotto da MTS ENTERTAINMENT, nel ruolo di Ronnie.
Alterna la sua attività teatrale esibendosi come cantante in locali ed eventi o in cast artistici di intrattenimento.
Il COVID poi l’ha portata a sperimentare anche una realtà diversa e nuova, quella del Busking ovvero l’arte di strada.
 
ELGA MARTINO (Crissy)
E’ di Barcellona Pozzo di Gotto, in Sicilia.
Studia danza, canto e recitazione presso la scuola “A.S.D Sicilia Danza – Musical School” e nel 2017 si trasferisce a Milano per proseguire con la formazione presso l’accademia MTS – Musical ! The School. Già dal 2019 sono Crissy in Hair il Musical!
Non vede l’ora di vestire di nuovo i suoi panni e tornare a far parte di questa grande Tribe che travolgerà ancora i teatri italiani!
LET THE SUNSHINE IN
 
STEFANIA MENEGHINI (Jeanie)
Diplomata all’accademia MTS – MUSICAL! THE SCHOOL di Milano nel 2019 e laureata in Scienze della Comunicazione all’Università degli Studi di Verona. Attualmente è impegnata come Performer di Musical in Italia. Ha partecipato ad alcuni spettacoli tra i quali swing in “Musica Ribelle” a Milano, “Rocky Horror Picture Show Maison Tribute” nei panni di Magenta, e nelle produzioni accademiche MTS – MUSICAL! THE SCHOOL “Hair 50anniversary” nei panni di Dionne e in “Pippin” nel ruolo del Capocomico nella produzione del 2019.
 
VALERIA DELLA VALLE (Dionne)
Nata a Caserta il 06/09/1990. Ha praticato la danza sin da piccola e a 21 anni ha conseguito Diploma Tersicoreo. Pur avendo nel frattempo conseguito una laurea triennale in Scienze Politiche, ha scelto la strada dell’arte, che sentivo più sua. Dopo alcuni mesi trascorsi a Londra, ha continuato a perfezionarsi nella danza a Napoli, iniziando anche a studiare canto e recitazione, perchè affascinata dal mondo del Musical. A 23 anni ha preso parte, come ballerina, a “La Pista” su Rai Uno. L’anno dopo ha iniziato a frequentare, fino al diploma, la “MTS Musical!The School” a Milano, dove è rimasta anche dopo l’accademia, lavorando sia in ambito teatrale, sia nel settore sportivo come Personal Trainer, certificata al Coni. Dal 2016 al 2018 ha lavorato con “All Crazy Art & Show”. Nel 2019 ho interpretato Dionne in “Hair” il Musical, prodotto da Mtsentertainment in collaborazione con Compagnia della Rancia. D’estate ha lavorato, come ballerina-cantante, in Aqualand del Vasto, Artswiss, Muchmore, rispettivamente con le direzioni artistiche di Alex Procacci, Tony Lofaro e Pasquale Girone. Dopo questi ultimi due difficili anni non vede l’ora di ripartire con le nuove date di “Hair”.
 
MAURIZIO MISCEO (Walter)
Cantante, attore, danzatore dopo essermi avvicinato alla musica attraverso lo studio del pianoforte ed al teatro popolare barese, frequentando corsi di Commedia in vernacolo. Si diploma alla SDM-Scuola Del Musical di Milano studiando con professionisti come gipeto, Alice Mistroni, Gail Richardson e Tiziana Salvador. Successivamente approfondisce gli studi frequentando per due anni la Scuola Civica Paolo Grassi indirizzo Teatrodanza e diversi stage anche all’estero, tra cui la “West End Week” e la “Musical Theatre School” presso l’Arts Educational School di Londra fondata da A. L. Webber. Durante il periodo di formazione ha preso parte a diversi spettacoli, tra cui “West Side Story”, “Legally Blonde” e “Dirty Dancing” con la regia di Federico Bellone.
Inoltre ha lavorato come attore per la compagnia Teatro dei Navigli ne “La Bella e La Bestia”, “Il Soldatino di Stagno” e “Meravigliosamente Alice”; per la compagnia Arteatro 3 negli spettacoli di prosa “I Promessi Sposi – Una Storia Lombarda” e “L’Inferno di Dante”; come performer per la compagnia “Chi è di Scena” con la regia di Gioacchino Inzirillo negli spettacoli “La Vera Leggenda di Cenerentola”, “Albaluce – Il Musical” e “Fantasmi Sotto Sfratto” per cui ha scritto anche le liriche; per la compagnia Operà Populaire in “Cats” nel ruolo di Munkustrap e nello spettacolo inedito “Welcome to Burlesque”; per la Compagnia BIT di Torino sono stato performer negli spettacoli “Il Principe Ranocchio”, “La fabbrica dei Sogni” e “A Christmas Carol Musical” nel ruolo dello Spirito dei Natali Passati. Canta come voce solista negli spettacoli/concerti “Broadway Celebration” e “STARS – A Pop-Rock celebration” sotto la direzione di Marco Caselle e Alex Negro.
 
FABIO LORENZATTI (Hubert)
Sono nato Cuorgnè, e cresciuto a Salassa, nella provincia di Torino. Fin da piccolo sono sempre stato un grande amante e della musica e del teatro, iniziando a coltivare la mia passione all’associazione culturale “Chi È Di Scena” di Bosconero (TO), proseguendo poi gli studi a livello professionale presso la scuola “MTS MUSICAL! THE SCHOOL” di Milano dove mi sono diplomato nel 2019, lo stesso anno ho partecipato a Hair il musical. Dal 2020 frequento il corso di I livello in canto moderno.
 
FRANCESCO MARIA CONTI (Steve)
Sono un attore e regista italiano che nasce a Fiuggi un paesino dell’entroterra laziale, appronto i primi studi musicali presso la scuola della banda musicale città di Fiuggi, scoprendo la passione per l’arte. Decido di ampliare le conoscenze artistiche approcciandomi al teatro ed al cinema conseguendo corsi di formazione a Roma. Nel 2012 mi trasferisco a Milano per professionalizzare la mia passione iscrivendomi all’accademia di musical MTS – Musical! The School. Dopo il biennio di studi affronto un terzo anno di specializzazione in danza e subito dopo inizio a lavorare con alcune piccole compagnie teatrali e piccole figurazioni in spot. Nel 2016 prendo parte alla rassegna “Expo on stage” nel cast MTS di “Midsummer Night’s Circus” in cui interpreto il ruolo di Demetrio. Nel 2017 vengo scelto per il ruolo del figlio nel cast della fortunatissima commedia teatrale “Non mi hai più detto ti amo” al fianco di Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia, per la regia di Gabriele Pignotta, con la quale esordisco in molti teatri italiani con più di 200 repliche all’attivo. Attualmente collaboro con alcune realtà teatrali, tra cui All Crazy art&show, che porta in scena spettacoli per ragazzi con i titoli più famosi della Disney: Aladdin, Il re leone, La bella e la bestia. Sono nei cast di spot nazionali come Nutella, Buitoni e Discovery channel. Come regista ho vinto il premio internazionale “Riprenditi la città” per la realizzazione del corto “lightheart”.
 
FRANCESCA GALEAZZI (Mary)
Nata ad Ancona nel 1996. All’età di tredici anni ho iniziato a studiare danza Jazz e Tip Tap e successivamente anche danza classica presso “Dancelab” di Ancona. Fin da piccola sono appassionata di teatro e mi sono avvicinata sempre più al mondo del musical iniziando a diciannove anni anche lo studio del canto e della recitazione. Nel 2017 ho deciso di approfondire i miei studi artistici presso l’accademia professionale MTS- MUSICAL! THE SCHOOL di Milano, per poi prendere parte, nel 2019, al musical HAIR nel ruolo di ensemble e, successivamente, nel 2021 al corpo di ballo dell’AMERICAN CIRCUS TOGNI.
 
MONICA PATINO (Leata)
Sono nata a Bari, dove ho studiato danza fin dall’età di 4 anni.
Diplomata nel 2014 a Milano presso l’ Accademia di musical “MTS- Musical The School” di Milano dove ho ottenuto nel 2015 i diplomi LCM e ALCM dell’ “University of West London” in Musical Performance. Nello stesso anno sono impegnata nel musical “La Famiglia Addams”, come assistente di produzione.
Nel 2016 entro a far parte delle “TAPPERS”, compagnia di tip tap di Gillian Bruce, e ballo nello spettacolo “Gran varietà 2.0” al teatro Delfino, interpreto Daniela nello spettacolo “BE ORIGINAL”, prodotto da Starswiss. Entro a far parte de “I tipi del tap” e partecipo allo spettacolo “Tap evolution”. Nel 2018 sono swing on stage nel musical “MARY POPPINS”, regia Federico Bellone e nel 2019 sono ensemble nel musical “HAIR”.
Insegno tip tap e jazz, dal 2014 e sono assistente di tip tap per Valentina Bordi in MTS – MUSICAL! THE SCHOOL.
 
MATTIA EPIFANI (Paul)
Sono nato il 15 settembre del 1997 e dopo aver frequentato il corso di Avviamento al Musical MTS nella mia città natale, mi sono trasferito a Milano dove ho conseguito il diploma in MTS – MUSICAL! THE SCHOOL.
Nel 2019 prendo parte alla tournée di “Hair – Il Musical” nel ruolo di Paul e di responsabile vocale in tour.
Nel 2020 pubblico i miei primi due singoli “Stanotte Mi Ammazzo” e “La Tua Formula Segreta” raggiungendo ottimi traguardi su Spotify.
 
ILARIO CASTAGNOLA (Hiram)
Inizio il mio percorso di studi professionale alla “Bernstein school of Musical Theatre” di Bologna dove mi diplomo nel 2018.
Durante gli studi ho la fortuna di interpretare Roy nel musical inedito scritto e diretto da M. Simone.
Subito dopo il diploma faccio parte dell’ensemble dello spettacolo “Big Fish” diretto da Saverio Marconi per la
Compagnia della Rancia; sempre nel 2018 ottengo il ruolo di Swing nello spettacolo “A Chorus line” con la regia di Chiara Noschese presso il teatro Nazionale di Milano.
Nel 2019 prendo parte allo spettacolo ” Christmas Carol ” diretto da Fabrizio Angelini, dove interpreto il giovane Marley.
Approfondisco lo studio del canto e della tecnica vocale attraverso il percorso di ” Estill voice training – EVT ” con il quale conseguo le certificazioni di livello 1.e 2.
Dal 2018 fino ad oggi sono il coreografo per gli eventi nazionali del marchio Yves Rocher.
 
 
 
INFO
Dal 2 al 5 maggio ore 20.45
THE TRIBAL LOVE-ROCK MUSICAL
Orario spettacolo:
sempre ore 20.45
Prezzi dei biglietti:
Poltronissima VIP € 49,00
Poltronissima € 46,00
Poltrona € 36,00
Galleria € 28,00
Acquisto biglietti:
https://www.ticketone.it – https://teatronazionale.it

 
ORARIO BOXOFFICE
MARTEDÌ-DOMENICA
14.00 – 19.00
IL LUNEDì
In occasione degli spettacoli del lunedì la biglietteria sarà aperta dalle ore 17.00 alle ore 19.00.
DI SERA
Dopo le 19.00
La biglietteria sarà aperta esclusivamente per la vendita ed il ritiro dei biglietti per lo spettacolo della sera stessa.
 
INFOLINE BIGLIETTERIA
MARTEDÌ-SABATO
15.00 – 18.00
 
Chiama 02 0064 0888
SMS o Whatsapp al numero 344.199.66.21
boxoffice@teatronazionale.it

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E' ufficiale i teatri di Broadway ripartono e tornano in scena – Giornale della Danza

11 Maggio 2021 Attualità, Chicche di Danza, News, Ticker 402 Views

Si riaccendono le luci su Broadway. Dopo un anno e mezzo di chiusura a causa della pandemia, i teatri newyorkesi riapriranno a partire dal 14 settembre.
Lo ha annunciato il governatore dello stato di New York Andrew Cuomo. La vendita dei biglietti inizierà già dal 6 maggio. “Broadway è una parte principale dell’identità del nostro Stato e della nostra economia – ha scritto Cuomo su Twitter – e siamo entusiasti che il sipario si alzerà di nuovo”.
Ma stavolta la Broadway League, la più importante associazione di proprietari di sala e produttori di spettacolo dal vivo d‘America e probabilmente del mondo, si è vista rubare la scena dal governatore di New York, Andrew Cuomo, che ha seraficamente annunciato che i teatri (quindi anche quelli di Broadway) forse riapriranno il 19 maggio.
Per ora nessuna produzione ha annunciato ufficialmente il prorpio ritorno, ma secondo il New York Times, “Hamilton”, “The Lion King” “Wicked” annunceranno congiuntamente il loro ritorno la prossima settimana, seguiti da “Chicago”“Aladdin”“Come From Away”“American Utopia” e atri.
«Broadway è al centro della nostra identità di New York e una grande parte della nostra economia che impiega innumerevoli artisti e autori di spettacoli e, a partire da questo settembre, lo spettacolo andrà avanti – ha affermato Cuomo – Visitatori da tutto il mondo. Il mondo è venuto a New York per sperimentare le arti e la cultura e vedere spettacoli iconici a Broadway e, purtroppo, la pandemia ha messo in pausa questa esperienza unica. Per fortuna, mentre continuiamo a monitorare i dati e riapriamo la nostra economia, siamo sulla buona strada per consentire la ripresa delle esibizioni a pieno regime a Broadway a settembre, riportando in luce questa amata attrazione di fama mondiale».
Redazione www.giornaledelladanza.com
   
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Il giornaledelladanza.com, istituito nel giugno 2010, è la prima testata giornalistica online interamente dedicata alla danza, fondata e diretta da Sara Zuccari, giornalista e critico di danza. La sua istituzione ha rappresentato il primo lancio in Italia di un vero e proprio quotidiano della danza, con interviste, recensioni e notizie h24 sul mondo della danza e del balletto e in soli cinque anni è diventato un punto di riferimento nel settore anche all’estero.
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Reggio Calabria: al Teatro Cilea il Gran Concerto di Buon Anno con le “Canzoni per Sempre” – StrettoWeb

Mentre fervono gli ultimi preparativi per il colossal “La Divina Commedia Opera Musical” dei prossimi 3 e 4 dicembre al Palacalafiore di Reggio Calabria, con spettacoli mattutini per le scuole alle ore 10 e repliche serali alle ore 21, il promoter Ruggero Pegna ha confermato un nuovo evento in apertura di “Fatti di Musica 2022”, la 36° edizione del suo storico festival-premio del live d’autore, che si svolge ogni anno in varie località della Calabria. Il 7 gennaio alle ore 21 nella splendida cornice del Teatro Cilea di Reggio Calabria si svolgerà un altro evento speciale: “Canzoni per sempre – Gran Concerto di Buon Anno”, con i protagonisti delle principali opere musicali moderne, gli amatissimi Giò Di Tonno, Vittorio Matteucci e Graziano Galatone accompagnati dai loro musicisti. Sarà un concerto con una ricca scaletta di successi che raccoglierà il meglio del musical e delle colonne sonore di tutti i tempi, da West Side Story a Moulin Rouge, da Il Postino a Romeo e Giulietta, ed ancora Jesus Christ Superstar, Nuovo Cinema Paradiso, il tutto impreziosito dall’omaggio alla grande musica leggera e d’autore italiana e da quello al “loro” Notre Dame De Paris, già in programmazione a fine maggio 2022 sempre al Palacalafiore. “Tradizionalmente – spiega Pegna – i concerti di benvenuto al nuovo anno sono basati sulla musica classica o lirica. Con questo progetto, invece, si vuole avviare e storicizzare in Calabria un appuntamento di buon anno con la grande Musica Popolare e d’Autore, il genere più amato e seguito dal grande pubblico di tutto il mondo! Il super trio composto dagli interpreti delle maggiori opere musicali moderne farà vivere al Teatro Cilea oltre due ore di successi indimenticabili ed emozionanti, in un’atmosfera di autentica grande festa della musica.”. I biglietti sono disponibili su www.ticketone.it e nei punti Ticketone (Reggio: B’Art). Intanto, sono già oltre 3000 gli studenti di tutta la Calabria che hanno confermato la presenza per La Divina Commedia, ma le prenotazioni continuano ad aumentare. Lo spettacolare viaggio dantesco tra Inferno, Purgatorio e Paradiso, con le musiche di Marco Frisina, la regia di Andrea Ortis, la sceneggiatura di Gianmario Pagano, la voce narrante di Giancarlo Giannini, sarà ancora premiato come “Migliore Spettacolo dell’Anno” con il Riccio d’Argento dell’orafo Gerardo Sacco, l’oscar del live. Eccezionale l’allestimento, con grandi firme: scenografie di Lara Carissimi, coreografie di Massimiliano Volpini, light design di Valerio Tiberi, suoni di Emanuele Carlucci, visual design di Roberto Fazio e Virginio Levrio.
“Con il suo imponente e suggestivo impianto scenografico, che si avvale di oltre 100 tecnici e operai, 70 scenari mozzafiato, un palco modulare automatico con sollevamento di piani, effetti tridimensionali con proiezioni in 3D e oltre 200 costumi di scena, La Divina Commedia Musical è uno degli spettacoli più belli di sempre. Sarà una grande festa di musica, spettacolo e cultura, un vero grande evento!”, afferma Pegna. Confermati anche i successivi appuntamenti: il 12 dicembre alle 21:00, la carovana del Festival si sposterà al Garden di Rende per il ritorno di Valerio Lundini, il nuovo fuoriclasse della comicità italiana, con il suo show “Il mansplaining spiegato a mia figlia, nei bei teatri”. Il 6 gennaio, poi, al Teatro Politeama di Catanzaro si aprirà Fatti di Musica 2022 (36° edizione) con un grande musical per tutti: Fabularium Magic of Disney Music, un omaggio ai capolavori Disney, da La Spada nella Roccia a Cenerentola, da La Bella e la Bestia ad Oceania, Frozen, Aladdin e Mary Poppins. Due gli spettacoli, alle ore 17 e alle ore 20, per un musical imperdibile che si avvale di scenografie e coreografie spettacolari, un grande cast, continui cambi scena e costumi, magnifici disegni luci ed effetti speciali, con momenti magici che sorprenderanno grandi e piccini: il volo di Mary Poppins, Elsa che ghiaccia il teatro, il genio della lampada che alza bauli. I biglietti di tutti gli eventi sono già in vendita su www.ticketone.it e nei punti Ticketone. Per informazioni e prenotazioni scuole: tel. 09684418888, web www.ruggeropegna.it. Fatti di Musica Festival ha il Patrocinio di Assomusica e la media partnership di Rai Radio Tutta Italiana.

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Mons. Frisina: “La musica? Mi ha insegnato ad amare Dio e gli uomini” – In Terris

La musica aiuta gli uomini a essere uomini. E' un'umanizzazione di cui oggi c'è bisogno in maniera urgente”. A parlare è monsignor Marco Frisina, che dal 1984 è direttore, oltre che fondatore, del Coro della diocesi di Roma. Lo scorso 9 novembre, mons. Frisina ha partecipato alla terza edizione del “Concerto con i poveri e per i poveri” che si è svolto nell'Aula Paolo VI. Ospiti d'onore i poveri che sono stati invitati e che hanno occupato le prime file della sala. Le prime due edizioni del Concerto, nel 2015 e nel 2016, hanno visto rispettivamente la direzione del Maestro Daniel Oren e del Premio Oscar Ennio Morricone. Quest'anno, a dirigere l'Orchestra italiana del Cinema, è stata un'altra eccellenza della musica italiana: il premio Oscar Nicola Piovani che ha eseguito alcuni brani tratti dalla colonna sonora del film “La vita è bella” di Roberto Benigni – per il quale ha vinto nel 1999 il premio Oscar come Miglior Colonna Sonora – e “Pinocchio”. 
Il Concerto per i poveri con i poveri, è un evento colto ad offrire una serata di musica edi riflessione spirituale e d'inclusione: nei primi due settore dell'Aula Paolo VI, i posti d'onore, si sono seduti famiglie in difficoltà, senzatetto, anziani e tante persone in situazioni di fragilità e precarietà che, come sottolinea mons. Frisina, normalmente non avrebbero la possibilità di vivere questa esperienza. L'evento è stato organizzato dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, con la collaborazione dell'associazione Nova Opera. E' un evento che richiama la III Giornata mondiale dei Poveri – il prossimo 17 novembre – dal tema “La speranza dei poveri non sarà mai delusa”. 
Nato a Roma nel 1954, dopo gli studi classici si è diplomato in composizione al conservatorio di Santa Cecilia. Ha compiuto Ha compiuto gli studi teologici presso la Pontificia Università Gregoriana conseguendo poi la licenza in Sacra Scrittura al Pontificio Istituto Biblico. Ordinato sacerdote nel 1982, svolge il suo ministero nella Diocesi di Roma. Attualmente è Presidente della Commissione Diocesana per l'Arte Sacra ed i Beni Culturali, Consultore del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione e Rettore della Basilica di Santa Cecilia in Trastevere. Tiene corsi presso la Pontificia Università della Santa Croce e il Pontificio Istituto di Musica Sacra. È anche Accademico Virtuoso Ordinario della Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Letteratura dei Virtuosi al Pantheon, di cui è Assistente Spirituale. Nel 1984 ha fondato – e da allora dirige – il Coro della Diocesi di Roma, con il quale anima le più importanti liturgie diocesane, alcune delle quali presiedute dal Santo Padre. Dal 1985 è anche Maestro Direttore della Pontificia Cappella Musicale Lateranense. Nel 1991 ha avuto inizio la sua collaborazione al progetto internazionale della Rai “Bibbia” sia come consulente biblista che autore delle musiche dei film prodotti. Oltre al Progetto Bibbia, negli anni ha composto le colonne sonore di molti film a tema storico e religioso. Nel 2007 ha composto l’opera teatrale La Divina Commedia, prima trasposizione musicale dell’omonimo capolavoro dantesco. È stato promotore e coordinatore del Primo Convegno delle Corali Italiane, che si è svolto a Roma nel settembre 2014, e del Giubileo delle Corali nell’ottobre 2016, che ha visto la partecipazione di oltre 8.000 cantori provenienti da tutto il mondo. Dal 2015 è Direttore Artistico del “Concerto con i Poveri e per i Poveri” che si tiene in Aula Paolo VI. In Terris lo ha intervistato.
 

Il Concerto per i poveri in Aula Paolo VI – Foto © Facebook Pcpne It
 
Monsignore, lei dal 2016 è direttore artistico del concerto “Per i poveri e con i poveri”. Come è nata questa iniziativa?
“Con l'idea di offrire, non solo a chi normalmente partecipa ai concerti, ma anche ai poveri, la possibilità di ascoltare un concerto con orchestra coro e musicisti importanti. Il concerto ha una duplice ragione: primo di dare la possibilità, anche a chi normalmente non può permetterselo, di assistere a un concerto, secondo per raccogliere le offerte destinate ai più bisognosi e per la carità del Papa. Le prime file dell'Aula Paolo VI saranno riservate ai poveri, sono gli ospiti d'onore”. 
Nelle prime due edizioni ha lavorato fianco a fianco con il maestro Daniel Oren e il Premio Oscar il maestro Ennio Morricone, mentre in quest'ultimo era presente il Premio Oscar Nicola Piovani. Può raccontarci qualcosa di questa esperienza? 
“Sono degli amici, persone straordinarie che provengono da campi musicali diversi. Oren è nell'opera e nel teatro, Morricone nel cinema, Piovani a metà strada tra teatro e cinema. Musicisti di qualità che sono impegnati nella realtà culturale contemporanea. L'esperienza è sempre stata straordinaria, sempre bellissima. Un concerto come questo non è come gli altri, sia per il luogo, sia per il contesto, sia per la presenza dei poveri. Per me è sempre stato un momento molto bello da condividerlo con questi straordinari musicisti e con i poveri”. 
Questo evento accenderà i riflettori sulla condizione di migliaia di persone che, molto spesso, non possono permettersi neanche un pasto caldo. Come può la musica aiutarle?
“La musica aiuta gli uomini a essere uomini. E' un'umanizzazione di cui oggi c'è bisogno in maniera urgente. Per i poveri la musica diventa consolazione, stupore, scoperta e arricchimento interiore. E' sempre bellissimo vedere l'entusiasmo e l'emozione di queste persone che, a volte, non hanno mai avuto la possibilità di accedere a un concerto e ascoltare musica dal vivo, e soprattutto sentendosi personalmente invitati. Alla fine del concerto abbiamo dato loro anche un pasto caldo, un modo per venire incontro anche alle loro necessità più semplici. C'è anche un coinvolgimento di molte associazioni che si occupano della carità, questo trasforma il concerto anche in un momento di forte aggregazione. Questa iniziativa è fatta in collaborazione con il Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione: l'idea è quella che la nuova evangelizzazione può servirsi della musica e della cultura per portare il Vangelo e fare carità”.
Sant’Agostino: “Chi canta prega due volte”. In che modo la musica e il canto contribuiscono alla relazione con Dio?
“Il canto e la musica orientano l'anima degli uomini; nel caso della musica sacra li orienta verso l'alto, verso Dio. Come se ci fosse una 'magia', diremmo noi, nella musica che è un dono straordinario di Dio in cui i sentimenti, i ricordi, le emozioni vengono orientati verso Dio. E' un modo per facilitare anche l'orientamento delle anime. Questo è il potere che ha la musica, quella sacra, quella che viene usata per la preghiera e la meditazione”. 
Lei è autore dell'opera musicale “La Divina Commedia”, ispirata al poema omonimo di Dante Alighieri. Come ha avuto questa idea?
“Questo poema ha una portata straordinaria, parla di Dio e dell'uomo in maniera unica. Io amo molto Dante e quando lo leggevo mi veniva sempre la voglia di musicarne alcuni brani, ma non ne avevo il coraggio. Poi ho cominciato a scriverne alcuni momenti e ho visto che poteva diventare uno spettacolo teatrale, qualcosa a metà strada tra l'opera e il musical. E' indirizzato soprattutto ai giovani, anche agli studenti che così potevano avere non solo la lezione di letteratura italiana, ma anche la parte emozionale di questo poema. E così è nato questo spettacolo che da tredici anni è ancora in teatro e, da dopo Natale, sarà ancora in giro per l'Italia”. 
Parlando dell'aspetto musicale, lei ha alle spalle decine di anni di carriera. Cosa ha imparato dalla musica?
“Ad amare gli uomini e Dio. Nel senso che con la musica si riconosce la grandezza di Dio nell'uomo e si vede come sia un dono straordinario che penetra nei nostri cuori senza traduzioni e mediazioni, annulla i muri e crea ponti. Io ho imparato che la musica ha un potere grande per raggiungere ogni uomo, indistintamente e portare loro quello che di più bello Dio ci dona”. 
Prima che musicista e direttore di orchestra è un sacerdote. Come ha scoperto la sua vocazione?
“Io ero catechista in parrocchia e frequentavo il conservatorio e lettere. Ero un ragazzo come gli altri, ma la passione per la Parola di Dio mi ha un 'tirato dentro'. Ha contribuito anche l'esperienza in parrocchia come catechista, a contatto con i bambini e i giovani, che mi ha piano piano trascinato verso il Signore e poi verso la vocazione sacerdotale. E ancora adesso è così: alterno la musica alle predicazioni. In realtà tutte le cose sono ricongiunte nel mio ministero”. 
Lei è un'eccellenza italiana nel mondo. Come viene percepita la cultura italiana all'estero?
“Amano l'italiano. Mi è capitato che, dirigendo un'orchestra, cercavo di parlare la lingua del luogo. Invece mi hanno chiesto di esprimermi in italiano. La nostra lingua, con la musica, è un po' internazionale, a causa di tutte le opere e la nomenclatura musicale. Il mondo si aspetta dall'Italia quello che il nostro Paese ha dato nei secoli passati, la grande arte, la letteratura, la musica. Noi dovremmo essere all'altezza di questa grande tradizione”. 
Negli ultimi anni si è accesa una polemica sull’opportunità di restare più o meno legati alla tradizione musicale in occasione delle celebrazioni solenni. Secondo lei, sarebbe possibile modernizzare i canti liturgici? 
“Lo si deve fare senza abbandonare la tradizione, ma rileggendola. La tradizione è un flusso, un fiume che dal passato viene a noi e oltre noi. Se non va oltre noi non ci sarà più nulla. Noi abbiamo il dovere di tradurre la tradizione in maniera contemporanea per poter dare agli uomini di oggi qualcosa di efficace che parli la loro lingua. Questo non significa mai tradire la tradizione, ma riviverla in maniera profonda”. 
Ci sono dei progetti per il futuro di cui può darci qualche piccola anticipazione?
“Sì. Sto scrivendo una nuova raccolta di canti, questa volta mariana che si farà insieme alla Spagna, ma faremo anche un'edizione italiana. Per la Spagna c'è anche un'opera per il teatro e un'oratorio sulla resurrezione per Colonia, in Germania. Poi ci sono anche altre cose di ordinaria amministrazione per la liturgia e la celebrazione”. 



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