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"Turandot": Pier Luigi Piazzi dirige il nuovo adattamento della fiaba di Carlo Gozzi – Girando per Padova – Padovando

Parte il conto alla rovescia per la prima alzata di sipario della nuova stagione del Teatro Verdi di Padova: dopo il successo sul palcoscenico veneziano, mercoledì 20 ottobre, alle ore 20.30, il nuovo allestimento diretto da Pier Luigi Pizzi della Turandot di Carlo Gozzi arriva al Teatro Verdi la stagione teatrale padovana. Un’inaugurazione che segna l’avvio di un nuovo corso con il direttore artistico Giorgio Ferrara, ma anche di un momento di svolta con il ritorno alla capienza al 100%. A dare il via agli appuntamenti del cartellone del Verdi è, dunque, il più recente lavoro di Pizzi, un originale adattamento della commedia di Gozzi prodotto dallo Stabile del Veneto con il contributo della Regione Veneto in occasione delle celebrazioni dei 1600 anni della Città di Venezia.
La stravagante fiaba scritta da Gozzi nel 1762, e che più tardi ispirò la celebre opera di Puccini, oggi viene proposta da Pizzi in un nuovo agile adattamento di un solo atto. “Gozzi all’epoca si trovava al centro di una polemica sul teatro in cui sosteneva l’improvvisazione creativa propria della Commedia dell’Arte contro la concretezza goldoniana – dichiara Pizzi nelle sue note di regia –. So che, per quanto dichiaratamente fiaba, e nonostante il lieto fine, si tratta di un vero dramma. So che devo trovare un’atmosfera tenebrosa per questa vicenda inquietante. So che la gestualità dovrà assecondare il senso di instabilità ansiosa che abita la protagonista. So che, così com’è scritta, in versi e nel dialetto veneto, la commedia può risultare di non facile comprensione al moderno spettatore, per cui propongo una versione alleggerita e senza pause fra un atto e l’altro. So soprattutto che, per antica esperienza, tutto nasce sulla scena, momento per momento. Continuo a credere nella magia del teatro”.
Sul palco la principessa Turandot, l’imperatore Altoum, il principe Calaf, la schiava Adelma e gli altri personaggi della fiaba ambientata a Pechino sono interpretati da tredici giovani attori per la maggior parte formatisi all’accademia del Teatro Stabile del Veneto e sapientemente diretti dal noto regista, scenografo e costumista.
Dopo le recite a Padova dove resterà in scena fino al 24 ottobre la tournée veneta dello spettacolo continua al Teatro Mario Del Monaco di Treviso dal 29 al 31 ottobre.
La trama
La fiaba è ambientata nei sobborghi di Pechino, protagonista è la principessa Turandot, figlia dell’imperatore cinese Altoum, la quale è nota per la sua bellezza e per la sua avversione verso gli uomini. In accordo con il padre che la vuole maritare a tutti i costi, promette di andare sposa al principe che si riveli in grado di risolvere tre enigmi da lei posti, in caso di errore però il malcapitato sarà decapitato. Dopo una serie di tentativi falliti, si fa avanti Calaf, principe dei Tartari ormai decaduto, il quale riesce nell’ardua impresa di sciogliere gli indovinelli. Ma Turandot si mostra quanto mai ritrosa a tener fede ai patti, cosicché Calaf si dichiara pronto a rinunciare a lei, se ella riuscirà ad indovinare il suo vero nome e di chi è figlio. Turandot si impegna a risolvere il quesito interrogando tutti i presenti; non riuscendo a scoprire nulla non esita a torturare i compagni del principe. Nel frattanto una schiava di Turandot cerca di convincere il principe a fuggire con lei; costui, sebbene resista alle lusinghe della giovane, si lascia sfuggire la propria identità che Adelma rivela subito a Turandot. La principessa in un primo tempo gli chiede il rispetto dei patti, ma poi attraverso una rapida quanto artificiosa metamorfosi psicologica, commossa dalla disperazione di Calaf, acconsente finalmente alle nozze.
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Si è spenta la voce di Vittorio Bari – Repubblica TV

Il grande pubblico lo aveva conosciuto come Dante Alighieri nella “Divina Commedia”, musical di successo firmato da monsignor Marco Frisina, il compositore di Giovanni Paolo II. E’ scomparso dopo una lunga malattia, all’età di 38 anni, il cantante lirico Vittorio Bari. Dopo gli studi al Conservatorio di Bari in Canto lirico, l’approdo al Coro del Teatro Petruzzelli e la partecipazione a numerose opere liriche. Poi, l’incontro con il musical avvenuto quasi per caso e la scoperta che la sua vocalità, baritonale e tenorile insieme, era particolarmente adatta a questa forma di canto. Quindi, la difficile selezione per la Divina Commedia che lo vede prevalere tra migliaia e nel 2007 l’inizio di quella che Vittorio ha definito “la più bella esperienza della mia vita”. Stroncata troppo presto, insieme alla sua bella voce che continua dolce e potente a riecheggiare dalle immagini dell’opera dantesca. I funerali si sono svolti nella chiesa matrice del suo paese, Palo del Colle
di ANTONELLA GAETA

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Sul palco del teatro Lyrick di Assisi arriva l'opera del sommo Vate La Divina Commedia Opera Musical | Newtuscia Italia – NewTuscia

Luce nuova sui fatti!

NewTuscia – ASSISI – Riparte l’imperdibile colossal teatrale ispirato al più importante testo italiano di tutti i tempi, La Divina Commedia Opera Musical, e approda sul palco del teatro Lyrick di Assisi, nell’ambito della stagione “Lo spettacolo al centro”, i prossimi 15 e 16 novembre (ore 21,15). Lo spettacolo, dopo aver conquistato oltre mezzo milione di spettatori, torna in scena in un allestimento ancor più ricco e coinvolgente con oltre cinquanta scenari mozzafiato, performance strumentali dal vivo, un cast d’eccezione e l’inconfondibile voce narrante di Giancarlo Giannini: uno straordinario viaggio in musica del noto compositore Marco Frisina firmato dalla regia di Andrea Ortis, che ne ha curato anche i testi con Gianmario Pagano.
L’Opera Musical è un emozionante racconto che traduce in spettacolari visioni, musiche, danze e acrobazie la fantasia del poeta di Firenze, dando vita e forza al testo italiano per eccellenza. Non un semplice musical, ma un’opera unica nel suo genere, con continui effetti scenici e mega-proiezioni che portano lo spettatore dalle fiamme dell’Inferno ai cieli del Paradiso. Due ore di spettacolo imperdibile, un percorso meraviglioso costruito dalle scene immersive di Lara Carissimi, dalle ricercate coreografie di Massimiliano Volpini, dal Disegno Luci di Valerio Tiberi e dalle incantevoli voci dei protagonisti, prodotta dalla MIC- Musical International Company e con l’importante patrocinio della Società Dante Alighieri.  dal prossimo autunno La Divina Commedia Opera Musical toccherà i maggiori teatri italiani e sarà in Tour fino alla primavera 2019.
Sinossi – Dante è protagonista di un duplice viaggio, fisico e spirituale, che attraverso i tre regni ultramondani, Inferno, Purgatorio e Paradiso, diviene exemplum per l’umanità. Ne La Divina Commedia Opera Musical, Dante è in viaggio, su binari distinti e paralleli: da una parte vi è l’uomo che cammina verso e dentro sé stesso alla ricerca nostalgica del proprio esistere, dall’altra quell’uomo naviga tra le rovine della dannazione, tra le storture e le brutture del proprio limite, condotto tra vizi e ossessioni, perversioni e peccati. Lo spettacolo “La Divina Commedia Opera Musical” utilizza diversi linguaggi espressivi e asseconda l’inesauribile fantasia di Dante. Il Dante viaggiatore in scena diventa la proiezione fisica della voce di sé stesso, che nella magistrale interpretazione di Giancarlo Giannini (esclusiva voce narrante dello spettacolo), rappresenta la maturità di un Dante che si ricorda con tenerezza, quando a metà della propria esistenza, spinto da una forte depressione, trova nella scrittura una salvezza creativa e fertile. Lo smarrimento nella selva diventa evocazione di una memoria: pretesto fortunato e ispirazione per il capolavoro che viene “sfogliato” in scena, come libro animato, attraverso la magia teatrale. Dante si muove in molteplici ambienti scenici, nei quali si passa da coltri infuocate e sulfuree della Città di Dite a tempeste desolate e violente che colpiscono Francesca; da mari tempestosi e mortali, come quello di Ulisse a foreste pietrificate e mortifere, o a laghi ghiacciati, nei quali si trovano Pier delle Vigne prima ed Ugolino poi. Il viaggio non ha mai fine ed il maestro Virgilio accompagna il poeta di Firenze, proteggendolo, incoraggiandolo, esortandolo nei momenti di maggior difficoltà e abbandono. Gli ambienti che si susseguono, si fanno sempre più tenui, immersi nei boschi dai colori autunnali, come quelli di Pia dei Tolomei, o fiabeschi, come nel giardino di Matelda. Infine, luminosi e celestiali, come quelli che attendono Dante in occasione dell’incontro con Beatrice. La fantasia dantesca asseconda le suggestioni e la visione registica di Andrea Ortis. Le emozionanti e multicolori musiche orchestrali di Marco Frisina, sorreggono i testi suggestivi di Gianmario Pagano e Andrea Ortis. Il tutto si svolge su un palco modulare automatico con sollevamento di piani e con la presenza di elementi scenici costruiti su disegno di Lara Carissimi, con la presenza di proiezioni di ultima generazione animate in 3D. Non mancano coreografie acrobatiche e multiformi dirette da Massimiliano Volpini e un allestimento luci su disegno di Valerio Tiberi.
Prenotazioni: Botteghino teatro Lyrick 075 8044359 (dal lunedì al sabato dalle ore 16.00 alle 19.30)
Sito ufficiale: www.divinacommediaopera.it
Informazioni: www.teatrolyrick.com
Ufficio stampa MIC- Musical International Company Nicoletta Strazzeri 06 3721872
Ufficio stampa Zona Franca Francesca Cecchini 328 2334319
NewTuscia – CIVITA CASTELLANA – Nel 2021 le esportazioni dei poli tecnologici laziali sono cresciute dell’1% dopo il calo del
Simone Stefanini Conti NewTuscia – ORTE – Torna il 30 aprile alle ore 17 „Il Maggio dei Libri“ con due
Giornale online nato nel luglio del 2008 dall’idea di creare un’alternativa puntando sull’integrazione dei sistemi di comunicazione (web, fotografia, tv, radio) e stringendo sinergie con partner importanti sul territorio.
E’ stato il primo giornale online della Tuscia a concepire la ritrasmissione via Web di emissioni televisive con una conduzione sinergica tra le testate giornalistiche coinvolte.
NewTuscia.it è stabilmente tra i primi portali online più letti della provincia di Viterbo e si è fatto ampiamente conoscere nei territori limitrofi, da Terni a Civitavecchia, da Roma a Perugia.

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La Divina Commedia diventa un musical – Fulldassi.it

Assisi, Reggio Calabria, Milano, Firenze, Roma, saranno le città che ospiteranno, tra la fine dell’anno e l’inizio del 2019, quello che a tutti gli effetti può essere definito come uno degli spettacoli più interessanti ed innovativi del teatro e del musical italiano.
Grazie ad un cast composto da professionisti assoluti il regista a Andrea Ortis ha voluto rendere omaggio ad uno dei più grandi scrittori italiani. “La Divina Commedia Opera Musical” è il primo musical ispirato al più importante e suggestivo testo italiano di tutti i tempi e traduce in visioni, musiche, danze e acrobazie la fantasia del poeta di Firenze. Non un semplice musical, ma un’opera unica nel suo genere, con mega-proiezioni e continui effetti scenici e la partecipazione di un cast d’eccezione, a partire dalla voce narrante di Giancarlo Giannini. Le spettacolari scenografie di Lara Carissimi, le avvincenti coreografie di Massimiliano Volpini e gli habitat luminosi di Valerio Tiberi accompagneranno lo spettatore nell’incredibile viaggio attraverso i tre fantastici regni di Inferno, Purgatorio e Paradiso, in un importante tour che partirà da Isernia per toccare i teatri dell’Italia intera. Nelle due ore e mezza di spettacolo lo spettatore sarà coinvolto direttamente nel susseguirsi delle scene grazie ad elementi di tecnologia assoluta che permettono alle scenografie di muoversi e di cambiarsi a ritmi elevati. Un viaggio tra le parole scritte dal sommo Dante e il ritmo incalzante dello spettacolo che può contare anche su animazioni 3D, un impianto scenografico d’avanguardia, oltre 200 costumi, un corpo di ballo acrobatico ed un apparato luci degno di nota. Al centro di tutto, ovviamente, il viaggio di Dante che rimane immutato dal 1300 e che porta con se i medesimi messaggi che il poeta di Firenze ha voluto lasciare all’intera umanità.
Queste le date degli spettacoli:
Assisi  Teatro Lyrics , dal 15 al 18 novembre
Reggio Calabria Teatro Palacalafiore , dal 30 novembre al 01 dicembre
Milano Teatro Ciak , dal 7 al 10 marzo 2019
Firenze Teatro Verdi , dal 30 al 31 marzo 2019
Roma Teatro Brancaccio , dal 2 al 7 aprile 2019
Stefano Venditti
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Divina Commedia Musical chiude ieri e oggi al Rossetti di Trieste un tour di grande successo – La Nouvelle Vague Magazine

Raccontare “la Divina” è complesso, per molteplici motivi.
Prima di tutto, innegabile è la complessità dell’opera musicale che Monsignor Marco Frisina ha elaborato molti anni fa (lo spettacolo è andato in scena per la prima volta più di un decennio fa) e che porta sempre con sè durante la visione un carico enorme di riflessioni.
Dalla riflessione sul viaggio di ognuno di noi dentro sé stesso.
Alla riflessione sulla paura e sul fatto che
Non tutti hanno l’opportunità di poterla affrontare
È complesso da affrontare anche per chi, come chi scrive, ricorda le prime edizioni dell’opera musical, su cui spiccava il compianto Vittorio Bari. 
Ma quella visione viene subito spazzata via, nel bene e anche nel male.
Il successo delle precedenti stagioni, con oltre 700.000 spettatori e 450.000 studenti che hanno assistito a rappresentazioni sui principali palchi italiani e internazionali, deriva dalla novità in un panorama musical teatrale su cui emergevano altri genere di spettacolo musicale.
Il successo di questa nuova edizione è la conferma di ciò che funziona nel panorama del teatro musicale contemporaneo.
A partire dagli interpreti: Andrea Ortis (che è pure il regista dello spettacolo), che da’ ottima voce e corpo al suo Virgilio, e il Pier delle Vigne di Antonio Sorrentino che saltano all’occhio per “pienezza” vocale e interpretativa.
Appare rimanere un po’ in secondo piano il Dante di Antonello Angiolillo, interprete conosciuto e che già ha dato prove di notevoli capacità, di cui colpiscono l’iniziale tormento dantesco e la successiva liberazione data dal perdono.
Ma non è forse proprio questo il punto focale di Dante? Stare un passo indietro, ascoltare e ricordare al mondo le personalità incontrate? Ricordati di me, lo supplica infatti Pia De Tolomei.
Ma veniamo un po a ciò che stride.
A partire dal nuovo allestimento teatrale, con imponenti maxi proiezioni e sorprendenti effetti speciali, che risultano, a volte però un po’ troppo futuristici e devianti l’attenzione del pubblico.
A questo si aggiunge una scelta dei costumi che, se in alcuni casi esalta la caratterizzazione, a volte non rende giustizia all’interprete e al personaggio che li veste.
Tutto se ne va e tutto torna. Afferma Dante al principio.
E non si può non ammettere che, quello di Divina Commedia, non sia un ritorno in grande stile. E che non sia un’opera da vedere, almeno una volta nella vita.
Ed è un piacere tornare «a riveder le stelle» tra le stelle del Teatro Rossetti ancora una volta praticamente tutto esaurito. 




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