“Dante ed il suo capolavoro non invecchiano mai. Ogni parola scritta è perfettamente calata nel contesto attuale nel quale ci troviamo. Quello che cambia continuamente, però, è la comunicazione e il modo di insegnare”.
Partendo da queste due premesse la MIC ha deciso di impegnarsi nel dare vita ad una nuova e coinvolgente forma de La Divina Commedia. Una sfida culturale e generazionale che punta sui ragazzi delle scuole italiane.
L’obiettivo è quello di far riscoprire loro l’attualità e l’incanto che Dante ha creato in tempi in apparenza così lontani da noi.
“La condizione di quest’uomo e del suo genio è la condizione stessa del suo limite, della sua profonda umanità; ed in teatro, il teatro lo rende “presente” solo tempo possibile a teatro, unica scelta ammessa, per questo vero, tangibile, credibile all’interno di una storia che nel suo sviluppo inizia (Inferno) si evolve (Purgatorio) e si compie (Paradiso) consegnando a tutti una Divina Commedia intatta e completa.
Questa verità teatrale costruita su scenografie versatili, coreografie acrobatiche, costumi suggestivi, proiezioni in 3D di ultima generazione, condotta su musiche orchestrali emozionanti, è pelle, carne e sangue di un uomo modernissimo, attuale, vivente.
Questa verità teatrale riduce le distanze, porta con sé il genio fiorentino attorno e addosso a chi, oggi, con occhi giovani si affaccia curioso ed affamato a vivere la propria personale, libera commedia”.
Citiamo le parole stesse del regista Ortis per sottolineare ancora una volta come il teatro possa essere un veicolo di formazione culturale strepitoso. Integrandosi con il costante lavoro quotidiano dei docenti, La Divina Commedia Opera Musical apre un nuovo spazio emotivo capace di coinvolgere tutti, superando ogni differenza generazionale.
“Un mondo che nasce DA UN LIBRO, UN LIBRO CHE è SCRITTO…parte da qui questa grande avventura proprio da…un libro, o il libro o i libri o come si voglia, la più grande opera d’ingegno di tutti i tempi.
È dalla sua lettura che si scopre come tutto sia possibile…la lettura apre un mondo libero, uno spazio non spazio in un luogo non luogo, dove al lettore tutto è concesso…immaginare, costruire, smontare, fermarsi e colorare, quello della lettura è un non tempo, una sospensione creativa fertile, alla quale ognuno può, se vuole, partecipare.
Non vi è timore in uno spazio libero di immaginare il proprio Dante, che scrive e cancella pensa e si attarda, sbaglia, si blocca e riparte come un fiume in piena, non v’è paura nel riferire i suoi pensieri, le speranze raccolte, le disillusioni feroci, divertendo anche lui in lessico teatrale…slancio in avanti evoluto, contemporaneo, pioniere.”
Dunque un Dante per tutti, capace di parlare ed appassionare tutti, sempre per citare il regista Andrea Ortis.
La MIC punta, quindi a creare e regalare questo nuovo spazio libero dove i ragazzi e tutti gli spettatori potranno fare non solo un’esperienza di vita indimenticabile, ma crescere spiritualmente ripercorrendo i passi di Dante ed identificandosi in lui.